Palazzi & potere

STALKING: RAFFORZARE LA TUTELA DEI SOGGETTI DEBOLI. PARLA COSIMO FERRI

Affaritaliani intervista il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri

Nelle ultime settimane è tornato al centro del dibattito politico il reato di “stalking”: ne abbiamo parlato con il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri.

Fin dalla sua introduzione questo reato riflette la necessita' di fornire una tutela specifica alle vittime di atti persecutori: la sua ratio risponde proprio all'esigenza di intervenire con immediatezza per evitare che condotte singole ed apparentemente isolate possano degenerare nell'omicidio della vittima, come spesso purtroppo accade nei casi di femminicidio. Per far ciò è essenziale rafforzare le misure adottabili in sede cautelare: penso all'incremento del ricorso ai braccialetti elettronici di ultima generazione i quali, grazie al collegamento gps, saranno in grado di monitorare con continuità gli spostamenti dello stalker in relazione alla posizione effettiva della vittima. È di questi giorni la polemica sull'applicazione allo stalking della nuova causa di estinzione del reato per condotta riparatoria introdotta con la legge di riforma del codice penale e di procedura penale. Ho seguito i lavori parlamentari e sento di dover chiarire che stiamo parlando di un istituto di carattere generale, applicabile dal giudice ai reati procedibili a querela soggetta a remissione, dopo avere sentito la persona offesa: il suo scopo è quello di deflazionare il ricorso alla sanzione penale per i fatti di scarso disvalore penale in presenza dell'integrale risarcimento o eliminazione delle conseguenze del reato. Questa premessa aiuta a comprendere che nell'intenzione del legislatore non poteva rientrare il reato di stalking che, peraltro, nelle ipotesi più gravi è soggetto a querela non rimettibile ovvero è procedibile d'ufficio. Ad ogni modo, come ha avuto modo di ribadire il Ministro Orlando, siamo pronti ad un intervento normativo chiarificatore per dipanare il pur minimo dubbio di arretramento della soglia di tutela nei confronti dello stalking. Di stalking si occupa anche la riforma del codice antimafia nel nuovo testo approvato in settimana al Senato. È esatto e, mi consenta di sottolinearlo, questo è un intervento che dimostra come il tema della protezione delle vittime di stalking resti prioritario per il Ministero della Giustizia, in linea con le indicazioni della giurisprudenza sovranazionale. I soggetti indiziati del delitto di cui all'art. 612bis del codice penale entrano, infatti, a far parte del catalogo di quelli per i quali può essere richiesta una misura di prevenzione personale, il che consentirà un intervento contenitivo, in presenza di atti particolarmente allarmanti, per evitare fatali degenerazioni. Ritengo si tratti di una risposta adeguata a quanto rimarcato pochi mesi fa dalla Corte Edu a proposito degli ''obblighi positivi'' dello Stato a fronte dei fatti di stalking che pongano seriamente in pericolo di vita la vittima.