Tim: il vero problema si chiama Sparkle
La società è considerata strategica per le sue fibre ottiche che collegano mezzo mondo...
Rimane il nodo dei rapporti dei francesi con il governo, data la delicatezza del dossier che riguarda Sparkle, controllata da Tim. Un ruolo cruciale su questo fronte è stato affidato, a quanto pare, al vicepresidente, Giuseppe Recchi, che oltretutto potrebbe avere nuovo ruolo nel riassetto, scrive il Messaggero.
La soluzione potrebbe essere infatti quella di assegnare le deleghe proprio a Recchi per poi nominare direttore generale di Amos Genish, Chief Convergence Officer di Vivendi, di fatto candidato a diventare l'uomo azienda.
Dietro c'è il futuro della rete («strategica» per Cattaneo) e il destino di Sparkle. Un tema molto caro al governo. E non è un caso che si torni a parlare in queste ore del ruolo di Cpd (che controlla Open Fiber) e degli scenari che disegnano una società unica per la Rete. Quanto vale Sparkle? È una vera multinazionale in un settore come quello delle infrastrutture per la connettività cruciale per lo sviluppo economico.