Unioni civili si, famiglie no? Elogio della Lorenzin
Non si capisce l'attacco concentrico al ministro Lorenzin per la sua campagna sulla fertilità degli italiani. Sembra che nessuno si accorga che sono anni che gli economisti, i sociologi, i dirigenti degli istituti pensionistici, ecc. predicano incessantemente che l'indice di natalità in Italia è troppo basso e che bisogna far qualcosa per invertire la tendenza. Il ministro Lorenzin ha tentato di fare qualcosa ed è il primo politico di spicco in Italia a prendere un'iniziativa di tal genere, dal dopoguerra in poi. Nemmeno i democristiani avevano sollevato il problema. Diversamente dall'Europa dove, a cominciare dalla Francia, si sono prese misure efficaci per arginare il calo delle nascite.
Si dice che le immagini usate per la campagna pubblicitaria non sono adatte. Bene. Si cambi lo stile ma è il messaggio ad essere importante. Né vale dire che le famiglie non faranno certo figli grazie ad una campagna pubblicitaria perché è proprio il messaggio di questa campagna che getta luce sul problema: in Italia non si fanno figli perché le condizioni strutturali, economiche e culturali lo impediscono. Finora ci siamo accapigliati sulle unioni degli omosessuali e il loro ordinamento giuridico (pare che fosse un problema urgente). Vogliamo finalmente chiedere ai nostri governanti di rimuovere le cause della nostra denatalità? Mi pare che la Lorenzin vada ringraziata.
Pippo Corigliano