Palazzi & potere
"Vertici dell'Arma volevano il verbale su Renzi e Lotti"

Il comandante del Comando provinciale di Napoli Ubaldo Del Monaco avrebbe chiesto ad Alessandro Sessa, il vicecomandante del Noe accusato in un filone dell' inchiesta Consip di depistaggio, se esisteva un secondo verbale di Filippo Vannoni. Questo racconta, per averlo saputo de relato, Gianpaolo Scafarto (accusato di falso), sentito il 10 maggio.
Filippo Vannoni, presidente della società pubblica fiorentina Publiacqua, è stato sentito come testimone il 21 dicembre 2016 dai pm di Napoli, scrive il Fatto. Il giorno prima l' ad di Consip Luigi Marroni aveva detto che c' era anche lui tra chi lo aveva avvertito dell' indagine. Vannoni poi conferma: "Vi dico che effettivamente fu Lotti (ministro dello Sport indagato per rivelazione di segreto d' ufficio, ndr) a dirmi che c' era una indagine su Consip". Poi aggiunge: "Ricordo che il presidente Renzi mi diceva solo di 'stare attento' a Consip".
Ecco cosa racconta Scafarto ai pm: "Il generale Saltalamacchia (Emanuele, indagato per rivelazione di segreto d' ufficio, ndr) ha ottimi rapporti tra gli altri () con il colonnello Ubaldo Del Monaco che, da dopo l' estate 2016, è il Comandante Provinciale di Napoli. A gennaio 2017, se non sbaglio, il colonnello Sessa mi disse di essere stato contattato più volte da Del Monaco che a sua volta era stato richiesto, in modo insistente, da Saltalamacchia, di sapere se c' era un secondo verbale di Vannoni e, in caso positivo, il suo contenuto. Io gli dissi che non c' era nessun nuovo verbale ma poi Sessa tornò a chiedermelo perché Del Monaco insisteva essere una notizia certa. Dissi che () non c' era alcun verbale".