Paolo Romani incontra Matteo Renzi. Si farà il Partito della Nazione?
Paolo Romani lancia il sasso, ma non nasconde la mano
Paolo Romani, già ministro e senatore, è uno degli uomini più vicini a Silvio Berlusconi prima nel lavoro poi nella politica e quindi non è certo l’ultimo venuto e dunque la sua intervista a Il Fatto Quotidiano su un suo incontro con Matteo Renzi per “parlare di un nuovo progetto politico” è cosa significativa.
Tanto più in questo periodo così complesso della politica italiana, in cui vi sono concordanze politiche tattiche, come è il governo giallo - verde con la Lega di Salvini pienamente nel centro - destra nelle regioni, ma non a livello nazionale.
Qualche anno fa ci fu il cosiddetto Patto del Nazareno che sancì una inedita collaborazione Pd - Forza Italia al governo con la possibilità di creare un “Partito della Nazione” (PdN) in area moderata liberale.
Dopo ci fu l’ascesa e il declino dell’impero renziano e il rivolgimento totale delle prospettive politiche di quello che fu il maggiore partito di sinistra.
Ora nel Pd è partita la corsa per le primarie per fare il segretario e Renzi questa volta non partecipa e la scelta di appoggiare Marco Minniti appare più estemporanea che convinta.
Ed infatti l’ipotesi che ritorna è proprio quella del partito con Berlusconi in caso di allontanamento definitivo di Renzi dal Pd.
L’intervista di Romani può dunque essere facilmente decifrata come una mossa prevista per fare sapere che la possibilità c’è e che la carta è stata servita al tavolo della partita anche se l’ex ministro parla della possibilità di Pd e “pezzi” di Forza Italia.
In questo momento la carta PdN serve a tutti e due i giocatori: a Renzi nella sua partita nel Pd e a Berlusconi in quella con Salvini.
Non possiamo sapere se il PdN si realizzerà poi davvero, ma di fatto già esiste virtualmente d è
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