Politica

Pd-M5S-Terzo Polo, dall'Ucraina al Superbonus: opposizione distante su tutto

di redazione politica

In Parlamento, ogni partito presenta un testo diverso su qualunque cosa, dall'invio di armi in Ucraina al Mes, senza trovare una strada comune

Giuseppe Conte e il M5S

In ciascun intervento, ognuna delle forze di opposizione sembra rivendicare la propria distanza dagli altri. Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, entra nella sala lettura della Camera e fa il suo intervento, il più duro fra quelli delle opposizioni. Attacca Meloni sulle armi all'Ucraina, sul manager rimosso per aver citato un discorso di Mussolini, con annesso lapsus che gli fa scambiare Matteotti con Andreotti (poi autocorretto), sul superbonus, sulla tragedia di Cutro, sui figli delle famiglie omogenitoriali.

Matteo Richetti e Azione-Italia Viva

Azione-Italia Viva, con Matteo Richetti, insiste sulla necessità di richiedere il Mes, su cui invece i Cinque Stelle sono contrari: "La cosa del Mes non mi convince", dice Richetti, "e credo non convinca nemmeno Meloni, quando dice che è insufficiente per le turbolenze che dobbiamo affrontare. Ma è come se uno avesse un giubbino troppo leggero per il freddo e se lo toglie. Io almeno la canottiera sarei per tenerla". E poi l'Ucraina, uno dei temi qualificanti per ogni ipotesi di collaborazione in Parlamento.

M5s e Verdi-Sinistra sono contro l'invio di nuove armi. Il Pd conferma il "pieno sostegno a Kiev", ma chiede  un maggiore sforzo diplomatico per arrivare a una pace giusta. Azione e Italia Viva sono per il supporto a 360 gradi.