Politica

Leopolda Pd, quando Renzi voleva lasciare la politica in caso di sconfitta

Rispuntano tutte le dichiarazioni dell'ex premier su un eventuale flop del Sì. Pasquale Videtta dell'Espresso: "Proprio lui parla di fake news?"

Matteo Renzi alla Leopolda tuona contro le fake news, ma qualcuno - nella fattispecie il blogger dell'Espresso Pasquale Videtta - rimane perplesso. E, con scientifica precisione, raccoglie sul suo profilo facebook un florilegio di dichiarazioni dell'ex premier in merito alla sua tetragona convinzione di lasciare definitivamente la politica in caso di sconfitta al referendum. Tetragona convinzione che, a conti fatti, è poi stata abbandonata lungo il cammino...

"Ma il Matteo Renzi che se la prende contro le fake news, al punto da dedicarci la Leopolda" scrive Videtta su facebook, "in quale categoria di fake news fa rientrare il 'se vince il no al referendum lascio la politica', pronunciato in più occasioni da quello che, evidentemente, era solo un suo omonimo?"

Riportiamo di seguito tali dichiarazioni raccolte dal buon Videtta, per interesse nazionale:

"È del tutto evidente che se perdo il referendum costituzionale, considero fallita la mia esperienza in politica" (Conferenza di fine anno, 29/12/2015);

"Intendo assumermi precise responsabilità. È un gesto di coraggio e dignità. Se perdo il referendum io non solo vado a casa, ma smetto di far politica" (Repubblica.tv, 12/01/2016);

"Lo ripeto anche qui: se perdessi il referendum considererei conclusa la mia esperienza politica. Credo profondamente nel valore della dignità della cosa pubblica" (Discorso al Senato, 20/01/2016);

"Io non sono come gli altri, se gli italiani diranno No, prendo la borsettina e torno a casa" (Quinta Colonna, 25/01/2016); "Se perdiamo il referendum è doveroso trarne conseguenze, è sacrosanto non solo che il governo vada a casa, ma che io consideri terminata la mia esperienza politica" (Scuola di formazione del Pd, 12/03/2016);

"Io ho già la mia clessidra girata. Se mi va male, se perdo la sfida della credibilità o il referendum del 2016, vado via subito e non mi vedete più" (Congresso dei Giovani Democratici, 20/03/2016);

"Non è personalizzazione, ma serietà. Se io perdo, con che faccia rimango? Ma non è che vado a casa, smetto proprio di fare politica" (Che tempo che fa, 8/05/2016);

"Non sto in paradiso a dispetto dei santi. Se perdo, non finisce solo il governo: finisce la mia carriera come politico e vado a fare altro" (Radio Capital, 11/05/2016);

"Io sono fiducioso che vinceremo bene. Ma se il referendum andrà male continuerò a seguire la politica come cittadino libero e informato, ma cambierò mestiere. Vuole uno slogan semplice? O cambio l'Italia o cambio mestiere" (Il Foglio, 2/06/2016)