Politica
Pd, Zingaretti non torna indietro. Spunta l'ipotesi Delrio segretario
Leader eletto dall'assemblea o primarie-congresso in autunno
"La questione non è quella di un mio ripensamento: non è un tema di ripensamento che non c'è e non ci sarà". Nicola Zingaretti torna a scrivere su Facebook e chiude subito la strada di un ritorno sui suoi passi rispondendo così no ai tanti che da ieri gli stanno chiedendo di ritirare le dimissioni da segretario del Partito Democratico. A questo, una volta depositata la lettera di dimissioni, si azzereranno tutti gli organi del partito tranne la presidente Valentina Cuppi e le due vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani.
L'assemblea nazionale del 13-14 marzo, programmata da tempo, potrebbe essere rinviata oppure riunirsi soltanto per prendere atto delle dimissioni del segretario. Successivamente si andrà in tempi brevi a un'altra assemblea che funzionerà da seggio elettorale per eleggere il nuovo segretario. E solo se non ci fossero candidature si aprirebbe la strada verso le primarie per l'elezione popolare di un nuovo segretario e quindi un congresso vero. I tempi, in questo caso, sarebbero probabilmente l'autunno dopo le elezioni amministrative, tra ottobre e novembre. Ma sono in molti a pensare che non si andrà alle primarie e che una soluzione verrà trovata prima dall'assemblea.
Nel parlamentino Dem i zingarettiani, insieme alla corrente di Dario Franceschini, hanno circa il 60% dei delegati ma difficilmente si cercherà una soluzione divisiva che provocherebbe nuovamente la sollevazione delle minoranze come è stato in queste settimane con Zingaretti. Sembrano decare quindi le ipotesi Roberta Pinotti, franceeschiniana, e quella del ministro Andrea Orlando, che certamente avrebbe i numeri ma viene considerato di parte.
Al momento una delle strade potrebbe essere quella di una figura di garanzia che non appartiene alla maggioranza Dem ma che non è nemmeno della minoranza. E l'unico che corrisponde a queste caratteristiche è il capogruppo alla Camera Graziano Delrio, che nella geografia del Nazareno non è mai schierato apertamente e che ha sempre cercato il dialogo e un punto di sintesi anche quando la polemica era fortissima.