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Pensioni, aumenti gennaio non ci sono! Giallo, panico. Ecco cosa è successo

Di Alberto Maggi

Pensioni, aumenti gennaio non ci sono! Giallo svelato da Affaritaliani.it

Pensioni, aumenti gennaio non ci sono!


Giallo pensioni. Oggi, 3 gennaio, in base alla Legge di Bilancio approvata a fine 2022 ci sarebbe dovuta essere la famigerata e tanto attesa perequazione, ovvero l'adeguamento degli assegni pensionistici all'inflazione, 7,3% fino a quattro volte il minimo con l'aumento delle minime a 600 euro per gli over 75.

Ma non per tutti sono scattati gli aumenti, o comunque non sono scattati gli aumenti attesi. In alcuni casi, ad esempio per le pensioni di accompagnamento di bambini non autosufficienti, c'è stata una riduzione di qualche euro. Anche per le pensioni di vecchiaia gli aumenti non corrispondono a quelli attesi, stando almeno alle norme approvate con l'ultima manovra.

Non bisogna preoccuparsi, spiegano fonti qualificate di governo. "La Legge di Bilancio è stata approvata il 30 dicembre, il primo era festa e ovviamente il 3 gennaio sarebbe stato impossibile adeguare tutte le pensioni alla nuova normativa", spiega una fonte del Mef. In sostanza, assicura il governo, dalla mensilità di febbraio tutto verrà sistemato. Con tanto di pagamento degli arretrati per chi a gennaio non ha avuto ciò che gli spettava in base alla legge.

Insomma, la chiarezza è la cosa principale. E Affaritaliani.it spiega ai tanti percettori di pensioni di vario tipo che cosa sta accadendo. Bisognerà solo aspettare febbraio e tutto dovrebbe sistemarsi, con tanto di arretrati. D'altronde, effettivamente, con il via libera il 30 dicembre della Legge di Bilancio era impossibile che tutto fosse pronto per il 3 gennaio mattina. "Anche gli altri anni è stato così, a febbraio si sistema tutto", affermano sempre fonti del governo.

Fonti dell'Inps spiegano ad Affaritaliani.it che la mole di lavoro e di informazioni telematiche è enorme, si tratta in totale di milioni e milioni di pensioni, di vario tipo, e, non solo, dipende anche dalle banche e dalle poste, che poi effettivamente erogano il servizio di pagamento. Ed è quindi normale che a cavallo tra dicembre e gennaio, con la Legge di Bilancio approvata poco prima del 31, non sia immediatamente tutto come dovrebbe essere.