Politica
Pizzarotti: "Il M5s? Declino finale. La conferma arriva dal modello Parma"



L'ex sindaco esalta il risultato del suo ex assessore Michele Guerra che arriva da favorito al ballottaggio. "Pd, sinistra e centristi insieme: ecco la formula"
Pizzarotti e la formula vincente. Apertura a Calenda e Bersani
Federico Pizzarotti esulta per l'ottimo risultato ottenuto dal suo ex assessore a Parma. Michele Guerra ha ottenuto il 44,18% dei voti, doppiando Pietro Vignali del centrodestra (21,25%) e si candida a diventare il prossimo sindaco del comune emiliano. "Ha vinto il modello Parma e ora - spiega l'ex M5s al Corriere della Sera - credo che si debba puntare a un modello Italia, a una rivoluzione che parta da qui. Parma è un laboratorio, serve un’alleanza larga: il Pd, con la sinistra, il centro di Italia Viva e gli ambientalisti. La formula ereditata da Zingaretti e Bettini, il campo largo del Pd con i 5 Stelle, non funziona più. Lo dice anche l’aritmetica. Non solo a Parma. Nel 2012 le Regionali in Sicilia anticiparono il boom del Movimento. Ora credo che sarà l’inverso: le prossime annunceranno il declino finale. Conte non penso sia l’uomo giusto. Avrebbe dovuto creare un Movimento nuovo: questo non lo può cambiare da dentro, non ne ha l’autorità. Per ora cerca l’identità solo sui giornali".
Pizzarotti indica la linea da seguire. "Il Di Maio di oggi - prosegue il sindaco al Corriere - è ben diverso da quello di una volta. Certo, ha fatto tutto e il contrario di tutto. Ma proprio per questo, è uno che può cambiare il Movimento. Il problema però è che il M5s ora non esprime valori né obiettivi. Deve cambiare politica La spinta propulsiva anti sistema e anti tutto è finita. Il centrosinistra deve essere largo, deve riassorbire, non necessariamente dentro il Pd, quelle aree uscite con la segreteria Renzi. Come Mdp e Articolo 1. Credo che in questo nuovo modello ci debba essere anche l’area politica di Calenda. Ma non necessariamente lui".