Politica
"Sovranità popolare solo con il presidenzialismo". Inedito di Giorgia Meloni
La prefazione della leader di FdI al libro inedito di Pinuccio Tatarella che verrà presentato a La Piazza di Affaritaliani.it
Le parole pronunciate 30 anni fa a Fiuggi
Non più barricata “antisistema”, ma concreto strumento di lotta al consociativismo e di costruzione di una democrazia decidente. Perché, malgrado la strumentalità interessata con la quale vengono lette le nostre posizioni, il sovranismo non comincia con la orgogliosa rivendicazione delle nostre specificità e dei nostri interessi rispetto alla speculazione del mondialismo mercatista: comincia dalla rivendicazione dell’appartenenza della sovranità al popolo, solennemente sancita dall’articolo Uno della nostra Costituzione e negata ed espropriata con pervicacia durante tutta l’età repubblicana. Gli Italiani sono l’unico Paese democratico europeo a cui nei fatti è impedito scegliere da chi farsi governare: perché anche nei Paesi di democrazia parlamentare provvedono a soddisfare questa esigenza le prassi costituzionali e parlamentari. Il Regno Unito non accetterebbe mai un premier che non fosse il leader del partito vincitore delle elezioni, e lo stesso dicasi per la Spagna o la Germania. Solo da noi questo elementare diritto viene delegato alle camarille dei partiti e dei gruppi parlamentari. Per questo, senza celare i meriti di Bettino Craxi o Silvio Berlusconi, ci siamo sdoganati da soli, tramutando la nostra estraneità agli accordi consociativi in proposta concreta e costruttiva. E nel processo non sempre facile di costruzione del centrodestra non abbiamo mai abbandonato questa prospettiva. Ne fanno fede il nostro presentarci alle elezioni coesi, lasciando agli elettori la scelta di quale fra noi avrebbe dovuto assumere la premiership. Lo dico con legittimo orgoglio: la coerenza, la stella polare della posizione di Fratelli d’Italia, è figlia diretta di questa impostazione. Abbiamo chiesto e ottenuto i voti degli Italiani per governare insieme alle altre forze del centrodestra, e a questa linea ci siamo rigorosamente attenuti, pur rispettando chi ha voluto compiere altre scelte e prendere altre strade.