Politica

Premierato, doccia fredda per Meloni: i giuristi bocciano la riforma

di Redazione

Nessun passo indietro sugli obiettivi. Il ministro Ciriani: "Si procederà insieme". FI: "L'elezione diretta del Presidente del Consiglio non si tocca"

Premierato, Ciriani: "Obiettivi chiari, non si torna indietro"

L'elezione diretta del premier non si tocca, sul tema del premierato ci saranno solo emendamenti condivisi.

È la linea emersa al vertice di maggioranza che si è tenuta al Senato sul tema delle riforme. All'incontro hanno partecipato i ministri Ciriani e Casellati e i capigruppo della maggioranza Romeo, Gasparri e Malan. Gli emendamenti andranno presentati entro il 29 gennaio. Duro il giurista Antonio Baldassarre, costituzionalista e presidente emerito della Corte Costituzionale: "Se fossi senatore non lo voterei".

"Oggi, come era giusto e necessario, abbiamo fatto il punto dopo le audizioni. Il presidente Balboni ha riassunto le osservazioni critiche emerse. La maggioranza va avanti compatta su una riforma centrale per il programma di governo. Non ci saranno fughe in avanti da parte di gruppi o di singoli e sulle modifiche possibili si procederà insieme; in ogni caso non c'è alcuna possibilità che si torni indietro sull'elezione diretta del premier". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al termine del vertice di maggioranza sul Premierato.

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"L'esito della riunione di maggioranza, con i ministri Casellati e Ciriani, conferma la nostra volontà di procedere compatti sulla riforma costituzionale per il Premierato. L'elezione diretta del Presidente del Consiglio è un punto cardine del nostro programma di governo, la priorità politica di questa legislatura costituente: intendiamo portare avanti questa riforma per dare stabilità al Paese e garantire il pieno rispetto del voto dei cittadini. Un passaggio storico, che Forza Italia auspica da tempo, e che realizzeremo grazie alla coesione di tutto il centrodestra". Lo dichiara il Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano di Forza Italia.

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