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Quirinale 2022, i nomi in corsa. Tre donne e qualche colpo di scena...

Di Alberto Maggi

Quirinale 2022, si scalda la corsa tra i partiti e in Parlamento. Chi vorresti dopo Mattarella? VOTA


Quirinale 2022, chi vorreste come presidente della Repubblica dopo Sergio Mattarella? VOTA

Si scalda la sfida per la partita del Quirinale 2022 e per il successore di Sergio Mattarella che, in più occasioni e attraverso diversi canali, ha già fatto capire di essere contrario all'ipotesi del bis. Il tema non è di strettissima attualità ma, dietro le quinte, in Parlamento e nei partiti se ne parla ormai da settimane. L'ex ideologo del Movimento 5 Stelle Paolo Becchi, intervistato da Affaritaliani.it (clicca qui), si dice certo che gli arresti degli ex brigatisti in Francia sono il trampolino per portare la ministra della Giustizia Marta Cartabia al Quirinale. Il nome della Guardasigilli è certamente nella rosa come scelta frutto di un accordo bipartisan simile a quello che ha portato alla nascita del governo Draghi. E dalla sua parte gioca anche il fatto che sarebbe la prima donna capo dello Stato. L'altra ipotesi, quasi scontata, è quella dell'elezione di Draghi al Colle, il che però porterebbe come conseguenza ovvia o le elezioni politiche subito dopo o un altro esecutivo, magari con una maggioranza Ursula e quindi senza la Lega.

Nel campo del Centrosinistra, in leggero vantaggio in termini di numeri, ma di poco visto che i delegati regionali sono favorevoli al Centrodestra, resta in campo la suggestione di Romani Prodi, già bocciato l'ultima volta dai famigerati 101 franchi tiratori. Il Professore di Bologna non avrebbe però i voti del Centrodestra e difficilmente quelli dei renziani. Dario Franceschini, collante tra Pd e M5S, lavora da mesi con l'obiettivo del Quirinale, ma la strada appare in salita. Così come per l'ex premier Giuseppe Conte, ormai uomo di parte che certamente non avrebbe mai i voti di Lega, Fratelli d'Italia e Italia Viva. Il segretario del Pd Enrico Letta potrebbe scendere in campo in prima persona, anche se nel Pd in molti fanno il nome dell'ex ministra della Difesa Roberta Pinotti, franceschiniana doc. Sempre nel Pd non si esclude nemmeno il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Un'altra donna in corsa potrebbe essere la leader radicale 'sempreverde' Emma Bonino. Nel Centrodestra i nomi sono sostanzialmente tre. La suggestione di Silvio Berlusconi, che però non avrebbe mai i voti del M5S, o in alternativa quello di Gianni Letta, figura dialogante e più moderata che potrebbe non dispiacere al Pd. Per quanto riguarda la Lega in campo il 'solito' Giancarlo Giorgetti, europeista, volto del Carroccio non sovranista e stimato anche nel campo del Centrosinistra.