Politica
Recovery, nuovo affondo renziano. "La bozza? Opaca e incostituzionale"
Verso un nuovo Cdm mercoledì sera. Governo nel caos
A quanto apprende l'Adnkronos, un nuovo Consiglio dei ministri sul Recovery dovrebbe tenersi mercoledì in serata. Nella riunione di oggi -fissata alle 11 ma non ancora iniziata- ci sarà un confronto sull'intera partita del Next Generation Eu, a cominciare dalle risorse dalle sei macroaree che definiscono il Recovery plan italiano. Ma il via libera definitivo alla cabina di regia chiamata a gestire le risorse -tema che vede Italia Viva sulle barricate- dovrebbe arrivare solo nella serata di mercoledì. Per ora si vocifera di un CDM che si terrà alle 20, ma c'è il rischio concreto che slitti in tarda serata visto che il premier Giuseppe Conte nell'intera giornata di mercoledì sarà impegnato in un'altra difficile partita, quella del dibattito sulla riforma del Mes nei due rami del Parlamento.
Recovery: Bellanova, bozza appare opaca e incostituzionale - "Ad una prima sommaria lettura la bozza sulla governance del Recovery inviata ai Ministri stanotte appare opaca, e presenta profili di incostituzionalita'". Lo scrive la ministra Teresa Bellanova su Facebook. "Non abbiamo alcun bisogno di strutture parallele, che esautorano Ministri, Ministeri e Parlamento, accentrando e spostando altrove il cuore del processo, decisivo per l'Italia dei prossimi 10 anni", aggiunge Bellanova. "Non possiamo consegnare ad altri, scelti non si sa come, le chiavi di casa. Oltretutto venendo meno in questo modo a uno degli obiettivi propri del Recovery: la riforma e il rinnovamento della pubblica amministrazione. Un obiettivo da cui non e' possibile prescindere, che decidera' anche della qualita' e capacita' del Paese di affrontare le sfide che si aprono e che invece qui viene assolutamente trascurato e ignorato".
Recovery: M5s, Renzi studi Aristotele e non lanci sillogismi - "Un paragone inopportuno e fuori contesto. Cosa c'entra la task force per il Recovery Fund con i navigator e il Reddito di cittadinanza? Se l'obiettivo del senatore Renzi era sorprendere con un sillogismo, gli consigliamo vivamente un puntuale ripasso, per non dire un approfondimento, dei fondamenti della logica aristotelica". Lo affermano i senatori del Movimento 5 Stelle in commissione Lavoro di palazzo Madama. "Quanto al Reddito di cittadinanza - proseguono - ci limitiamo a sottolineare un fatto senza timore di smentita: in questa pandemia, senza il reddito di cittadinanza la crisi che stiamo vivendo avrebbe avuto un impatto drammatico per oltre 3 milioni di cittadini. Ha fatto da scudo al rischio di tensioni sociali. Il senatore Renzi lo tenga bene a mente, quando ne parla", concludono i senatori M5s.
Recovery: Gentiloni, aspettiamo dettagli piano italiano - Le linee guida del Recovery plan italiano "sono coerenti con l'impostazione Ue ma non abbiamo ricevuto ancora il piano, il governo comincera' a discuterlo oggi a Roma quindi ci potremo pronunciare su aspetti specifici quando lo riceviamo": lo ha detto il commissario all'economia paolo Gentiloni rispondendo alle domande degli eurodeputati. Gentiloni ha precisato che anche molti altri Paesi non hanno ancora presentato il piano di ripresa alla Commissione.
Governo, Renzi stoppa la cabina di regia del Recovery Fund. "Non la votiamo"
Il governo affronta un momento di tensione. Mai come nelle ultime ore l'Esecutivo è stato così vicino alla crisi. Il voto del 9 dicembre sul Mes sarà decisivo per la tenuta della maggioranza, ma la tensione è alle stelle. Oggi si terrà il Consiglio dei ministri che dovrebbe decidere la struttura di governance dei 209 miliardi di euro del Recovery fund, ma - si legge sul Corriere della Sera - i ministri renziani sono pronti a dare battaglia, sino alla minaccia di votare contro le decisioni del premier, perché non condivise con gli alleati. Sulla gestione del Recovery che dovrebbe essere approvata oggi dal Consiglio dei ministri i renziani ormai parlano apertamente di «maggioranza nella maggioranza», di non essere più disposti a tollerare il metodo di lavoro del capo del governo, la ministra Teresa Bellanova dice di «aver appreso dai giornali del Cdm e dei suoi contenuti. Non voteremo documenti al buio», è la minaccia di Italia viva.
Un vertice di maggioranza molto teso si è svolto ieri sera - prosegue il Corriere - proprio per cercare un punto di incontro su entrambi i temi. Per Iv hanno partecipato sia Maria Elena Boschi che Ettore Rosato, ma hanno abbandonato la riunione prima della fine. La maggioranza rischia anche sul voto che riguarda il Mes, perché il M5S sta addirittura lavorando ad una risoluzione autonoma e i firmatari potrebbero essere una quarantina di senatori, anche se Vito Crimi, capo politico del Movimento, assicura che «verrà trovata una sintesi, a noi basta che si dica che non prenderemo i 37 miliardi per le spese sanitarie, sul resto si può guardare avanti».