Referendum, Berlusconi: Mediaset vota Sì. Dialoga con Renzi e argina Salvini
Referendum costituzionale "Mediaset è per il Sì perché teme ritorsioni". Finalmente Silvio Berlusconi è uscito allo scoperto
"Mediaset è per il Sì perché teme ritorsioni". Finalmente Silvio Berlusconi è uscito allo scoperto ammettendo quello che ormai tutti sanno, una sorta di segreto di Pulcinella, ovvero che i vertici delle sue televisioni e la maggioranza dei giornalisti sono a favore della riforma costituzionale di Renzi e della Boschi. E' la doppia anima dell'ex Cavaliere: per il No come leader di Forza Italia e per il Sì come capo del gruppo Fininvest. L'uscita di Berlusconi ha un duplice obiettivo: spingere alcuni dei suoi elettori, i cosiddetti moderati, a votare Sì e mandare un segnale chiaro a Palazzo Chigi. All'ex premier non conviene che il No stravinca altrimenti sarebbe un successo degli odiati 5 Stelle e di Matteo Salvini, lanciando il leader della Lega alla guida del Centrodestra.
L'ideale per l'ex premier sarebbe una sconfitta di misura di Renzi in modo tale che non si verifichi un terremoto politico e che lui possa ancora rientrare in scena. D'altro canto le parole su Mediaset che vota Sì servono per non rompere completamente con il presidente del Consiglio. Se dovesse vincere il Sì Berlusconi potrebbe far pesare il sostegno di una parte dei suoi e se invece dovesse davvero prevalere il No potrebbe comunque cercare un ruolo dopo la chiusura delle urne nelle eventuali trattative su un esecutivo di transizione. Insomma, siamo di fronte alla classica politica dei "due forni" o del "piede in due scarpe": Berlusconi ufficialmente per il No con Salvini e Meloni ma attraverso la sua famiglia e le sue aziende cerca di non nuocere al Pd e al premier per poter poi avere un credito qualunque sia l'esito delle urne la notte tra il 4 e il 5 dicembre.