Politica

Referendum, Renzi e Berlusconi trattano di nascosto. Tutta la verità

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Referendum istituzionale, Forza Italia tiepida in cambio della Legge Severino. Il patto Renzi-Berlusconi


Berlusconi-Renzi. Renzi-Berlusconi. C'è un filo che continua a legare il presidente del Consiglio e il leader di Forza Italia. E il tramite non poteva che essere Denis Verdini, ex coordinatore del Popolo della Libertà. Come ha scritto domenica Affaritaliani.it (leggi qui), il governo italiano entro tre mesi dovrà inviare alla Corte di Giustizia Ue il parere dell'Avvocatura dello Stato sul ricorso dei legali dell'ex Cavaliere contro la retroattività della Legge Severino e per Berlusconi questo passaggio è chiaramente decisivo. Nei corridoi del Parlamento e alla Buvette i parlamentari forzisti e renziani scommettono su una sorta di patto Renzi-Berlusconi, attraverso la mediazione di Verdini. Il governo avrà un occhio di riguardo stando ben attento a formulare un parere alla Corte di Strasuburgo sulla Severino che non danneggi l'ex premier, anche se non potrà essere troppo favorevole (pena l'insurrezione della minoranza dem), e in cambio una parte di Forza Italia dietro le quinte cercherà di portare il maggior numero possibile di elettori moderati a votare sì al referendum istituzionale. Si tratta di una questione delicatissima, anche perché ufficialmente gli azzurri sono schierati per il no, come tutto il Centrodestra. Ma quella parte di Forza Italia vicina al 'Partito di Mediaset' continua a flirtare con Palazzo Chigi e con il Nazareno, anche se non può ammetterlo. Non a caso Fedele Confalonieri qualche settimana aveva consigliato a Berlusconi di appoggiare l'esecutivo, anche e soprattutto sulle riforme costituzionali. Fonti azzurre spiegano che uno dei modi con i quali l'ex Cav darà una mano al presidente del Consiglio attraverso le reti Mediaset. In Forza Italia si scommette sul fatto che sulle tv del Biscione ci sarà ampio spazio per le ragioni del sì al referendum relegando il fronte del no in una posizione minoritaria. Oltre a Verdini, a gestire questa delicatissima trattativa Arcore-Palazzo Chigi sarebbero Gianni Letta e Niccolò Ghedini che, dopo il defestramento della senatrice Rossi, hanno in mano Forza Italia.