Politica

Referendum trivelle, il meteo gioca a favore di Renzi

Col sole referendum sulle trivelle verso il flop. Il meteo gioca a favore di Renzi

Lo scontro sul referendum sulle trivelle di domenica prossima, 17 aprile, è sempre più al calor bianco. Se da un lato le associazioni ambientaliste e partiti come il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italia, Lega e Fratelli D'Italia stanno cercando di sensibilizzare il più possibile l'opinione pubblica italiana, aiutati dal recente scandalo petrolio che ha coinvolto l'ex ministro Guidi sollevando l'attenzione sul tema, dall'altro lato va avanti il boicottaggio annunciato dal governo e dal Pd di Matteo Renzi, che potrebbero essere aiutati da un fattore estraneo alla questione: il meteo.
 
Come avviene ogni volta che si vota, l'affluenza è fortemente determinata dalle condizioni del tempo previste per il weekend, calcolando soprattutto che si tratta di uno dei primi fine settimana di questa primavera 2016. Secondo il sito de ilmeteo.it, domenica 17 aprile ci sarà sole prevalente su tutta l'Italia, con qualche piovasco sull'arco alpino, che a maggior ragione potrebbe spingere chi abita in Piemonte, Lombardia e veneto a trascorrere due giorni sulla riviera romagnola o in Versilia. Sabato 16 aprile le previsionsi sono ancora più invoglianti: sole e cielo terso (solo qualche nuvola a creare un po' d'ombra) su tutta l'Italia. 
 
Come capire allora che scelta faranno gli italiani? Intorno alle 12 di domenica 17 aprile si potrà già intuire se saranno tutti al mare o a votare. Se l'affluenza a quell'ora sarà intorno al 15-20% crescono notevolmente le possibilità che il quorum venga raggiunto. Al contrario, se l'affluenza sarà sotto il 10%, sarà Matteo Renzi a poter decisamente ben sperare. Il premier scommette con decisione sul flop di questa consultazione referendaria: se l'affluenza risultasse vicina al 50%, o addirittura ci fosse il quorum, sarebbe un colpo pesante per il leader del Pd. Non si dimetterà, ma questo sarebbe comunque un brutto segnale in vista delle elezioni amministrative e del referendum costituzionale di ottobre.
 
A rafforzare quest'ultima ipotesi, ribaltando tutti i pronostici, che fino ad oggi davano per scontato il flop della consultazione referendaria, è un sondaggio dell'Istituto Piepoli diffuso da Affaritaliani.it: ecco i dati