Politica
Regionali, ottimismo in casa M5S e Lega. Musi lunghi nel Pd...
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
C'è grande attesa per le elezioni regionali di domenica 31 maggio. Come è noto è vietato pubblicare i sondaggi, ma Affaritaliani.it informa i propri lettori attraverso una speciale rubrica - 'borsino regionali' - che racconta minuto per minuto gli ultimissimi sentiment sul voto raccolti direttamente nelle sedi vari partiti e nei comitati elettorali dei candidati al ruolo di Governatore
PILLOLE DAI PARTITI
- Nervosismo in casa Partito Democratico, dove molto è convizione diffusa che sarà impossibile bissare il dato delle Europee 2014
- Nel Movimento 5 Stelle cresce l'ottimismo e c'è chi scommette su un risultato migliore rispetto a quello dell'anno scorso, specie al Sud.
- Ansia in Forza Italia, dove nonostante le parole di Berlusconi il timore è quello di restare sotto il 10 per cento in quasi tutte le Regioni.
- Matteo Salvini è convinto che sarà la vera sopresa di queste elezioni, con dati sorprendenti da Nord a Sud. Sarà vero? I leghisti sono convinti di doppiare e in certi casi triplicare Forza Italia.
- Giorgia Meloni, seppur con meno ottimismo di Salvini, pensa di portare le percentuali di Fratelli d'Italia oltre quelle delle Europee 2014.
- Sinistra radicale, Sel e minoranza Pd, moderatamente ottimista, specie in Liguria.
- Musi lunghi in casa Area Popolare-Ncd-Udc. Il timore di Alfano e dei suoi è quello di restare fagocitati nella sfida Renzi-Salvini-Grillo e di arretrare rispetto ai dati dello scorso anno.
PILLOLE DALLE REGIONI
- Veneto. Pare che Luca Zaia sia sempre più tranquillo di essere riconfermato presidente della Regione. Nella Lega c'è chi scommette su un vantaggio addirittura di venti punti sulla democratica Alessandra Moretti. La somma di Lega e Lista Luca (Zaia) potrebbe superare il 35% - dicono nel Carroccio - piazzandosi nettamente davanti al Pd. E Forza Italia? Tra i leghisti si sprecano le battute e...le scommesse: si fermerà al 5 o al 6%? Lotta per il terzo posto, pare, tra Flavio Tosi, sindaco di Verona ed ex leghista, e il grillino Jacopo Berti.
- Liguria. E' l'"Ohio" del premier. Renzi teme di perdere anche e soprattutto per la forza di Luca Pastorino, ex deputato del Partito Democratico, civatiano doc e candidato della sinistra radicale che potrebbe perfino superare il 15%, dicono alcuni deputati dem. Giovanni Toti, consigliere politico azzurro, rischia davvero di diventare Governatore e di battere anche se di pochissimo Raffaella Paita (Pd-Ncd). Non solo. Il Pd potrebbe registrare una flessione dell'ordine del 15-20% con la Lega intorno al 20% e Forza Italia sotto il 10.
- Toscana. Enrico Rossi, Governatore uscente del Pd, si sente quasi rieletto. La legge regionale prevede il doppio turno solo nel caso in cui nessun candidato superi il 40%. Rossi è sicuro di fare almeno il 43-44%, anche se il timore è quello di un forte calo del Pd rispetto al 56,5% ottenuto in Toscana alle ultime Europee dell'anno scorso. Giacomo Giannarelli, 36 anni, candidato dei grillini, spera di arrivare almeno al 20% e la sfida è apertissima con il leghista Claudio Borghi Acquilini, sostenuto anche da Fratelli d'Italia, che invece è certo di essere lui il secondo e soprail 20%. L'azzurro Stefano Mugnai, nonostante l'ottimismo di Berlusconi, teme di restare sotto il 10%.
- Umbria. Qui potrebbero esserci davvero dei colpi di scena. Claudio Ricci, candidato del Centrodestra stranamente unito, e amatissimo sindaco di Assisi, annusa il colpaccio, come ha detto anche Berlusconi. Sembra proprio che Ricci voglia diventare la sorpresa di queste elezioni regionali. Riuscirà a battere la democratica Catiuscia Marini, Governatrice uscente? Non è facile, ma anche nel Pd crescono le preoccupazioni.
- Marche. Luca Ceriscioli del Pd è certo di diventare presidente, anche se teme di non avere la maggioranza in Consiglio regionale per colpa della legge elettorale. Gian Mario Spacca, Governatore uscente sostenuto da Forza Italia, Area Popolare e liste civiche, spera di non essere superato dal grillino Gianni Maggi o dal candidato di Fratelli d'Italia e Lega Francesco Acquaroli, che invece è molto ottimista e punta sul colpaccio di superare il centro di Berlusconi e Alfano.
- Campania. Come detto è caos totale, ma attenzione perché nelle ultime ore sia dal fronte Stefano Caldoro (Centrodestra) sia dal fronte Vincenzo De Luca (Pd) arriva un'indiscrezione choc: pare che sia in forte crescita la grillina Valeria Ciarambino e qualcuno non esclude che la corsa non sia più a due ma a tre. Il M5S fa il colpaccio in Campania? Qualcuno inizia a sospettarlo...
- Puglia. Michele Emiliano viaggia come un treno e si sente già Governatore e successore di Nichi Vendola. Francesco Schittulli, invece, è certo di arrivare secondo, grazie soprattutto all'appoggio determinante di Raffaele Fitto (fortissimo in Puglia). Il timore di Adriana Poli Bortone, candidata di Berlusconi e di Salvini, è quello invece di restare al palo e di fermarsi non oltre il 15%. Alice Salvatore del Movimento 5 Stelle sente di poter ottenere un buon risultato e punta a scavalcare almeno la Poli Bortone.