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Elezioni, Pasquino ad Affaritaliani.it : "La Meloni vera leader, ma Silvio..."

di Antonio Amorosi

Il professore emerito di Scienza politica all'Università di Bologna Gianfranco Pasquino spara a zero sulla sinistra ma ha una speranza

Elezioni regionali, Gianfranco Pasquino: "Una parte degli italiani ha detto 'basta'"

Che segnale è il voto delle regionali di Lombardia e Lazio?

“Il segnale è che il centro-destra continua tenere una maggioranza solida, abbastanza compatta, nonostante qualche scricchiolio che arriva da un uomo vecchio ed evidentemente un po' intontito da quel che succede. Se il centro-sinistra continuerà ad andare diviso perderà tutte le prossime elezioni”. “Una parte degli italiani ha detto ‘basta, se venite a chiedermi il voto, mi spiegate bene perché lo volete, che cosa intendete farne, in che maniera cercherete di risolvere alcuni problemi, noi preferiamo stare a casa, andare al mare, guardare la partita, ascoltare Rihanna che canta al Super Bowl. Tutte cose che sono sicuramente meglio della brutta politica che molti vostri candidati non sanno neanche fare’”.

Regionali, Pasquino: "I candidati non sanno più fare politica"

Che spaccato dell’Italia restituisce questo voto? Il cittadino comune che si sveglia alle 5 del mattino e non riesce neanche ad arrivare a fine mese confida ancora che la politica oggi possa realmente cambiare la sua vita? “Evidentemente no, la sinistra sicuramente non cambia più la sua vita. Ma quel cittadino non è stato neanche raggiunto dai candidati perché non hanno fatto la campagna che dovevano fare, perché forse non sanno più parlare ai cittadini comuni. E’ questo il vero problema: i candidati non sanno più fare politica”.

Molti si sentono comunque esclusi dal Paese e continuano a vivere difficoltà economiche crescenti. Come si fa a farli sentire ancora parte e dar loro una speranza? Bisogna fare politica. Essere presenti sul territorio, avere delle sedi, parlare con le persone, cercare di convincerle che non c’è nessuna soluzione individuale ai loro problemi, la soluzione è collettiva e che quel partito, quell'organizzazione o quell'associazione può produrre soluzioni collettive”.

Ma chi sta ancora sul territorio? “Fratelli d’Italia sta sul territorio e in misura minore il Partito democratico, in qua e in là, certo non in modo sufficientemente continuato e convinto”. E cosa può invertire la rotta all’astensione generale? Una parte importante degli elettori è recuperabile ma bisogna far loro un'offerta di programmi, di persone, di politica seria. Certo non riusciremo mai a tornare all'80% dei votanti, però al 65% si può tornare”.

Elezioni regionali, Pasquino: "FdI mostra affidabilità, il csx vince solo nelle grandi città"

La sinistra al caviale è diventata sinistra ZTL, vince nella grandi città come Milano… La sinistra vince dove sta sul territorio, a Milano, Bergamo, Cremona, a Mantova dove cioè è in posizioni di governo. Dove è in grado di convincere gli elettori che è in grado di governare meglio della destra. Stare sul territorio vuol dire comunque parlare con la gente e suggerire quali sono le soluzioni”. Fratelli d'Italia è passata da 2 consiglieri a 21 in Regione Lombardia. Che segnale è secondo lei questo? Di affidabilità e che il partito sta crescendo, mostrando un governo probabilmente stabile che cerca di fare delle cose. Ha vinto a settembre alle politiche e mantiene sostanzialmente quel dato”.

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