Politica

Renzi, Indro e le dimissioni

Di Pietro Mancini

Matteo Renzi non si dimetterà da premier neppure qualora dovessero prevalere i no sui sì al referendum sulla riforma Boschi-Napolitano-Violante della Costituzione. Nè tornerà a Rigrano, da papà Tiziano, come aveva annunciato, qualche mese fa. Attenderà, da inquilino di Palazzo Chigi, le elezioni politiche generali, nel lontano 2018.

Non c'è da stupirsi molto.

Il successore di Enrico Letta, toscano come Montanelli (1909-2001), ricorda bene il monito del grande Indro, da Fucecchio, che odiava Berlusconi, 80 anni tra un mese, e amava Marco Travaglio, di Torino: "Dimissioni? Riflettete bene prima di darle! Talvolta, potrebbero essere accettate...".