Politica
Raggi e Roma allagata: nessun piano di emergenza

Eppure il nubifragio era stato previsto.
Intanto una premessa. Roma si è sempre allagata e -purtroppo- sempre si allagherà.
È successo sotto Alemanno, è successo sotto Marino e naturalmente è successo oggi sotto la Raggi.
Detto questo però, ciò che è incomprensibile e rimanda a chiara responsabilità politiche niente affatto trascurabili è il fatto che la Raggi ormai governa da 15 mesi e la solita litania del “è colpa di chi ci ha preceduto” mostra tutti i suoi limiti.
A Roma le caditoie erano già intasate dalle prime foglie autunnali e i tombini sono saltati. Roma è completamente allagata. Cosa ha fatto in questi giorni l’assessora all’ambiente Pinuccia Montanari? Perché, insieme alla Raggi non ha approntato un piano di emergenza?
Oltretutto, si segnala che i ponticelli che dalla via Ostiense che immettono nel quartiere di Torrino sono completamente allagati con grave pericolo di rimanere intrappolati nelle auto all’interno.
La zona è proprio quella di Tor di valle, quadrante Roma Sud. Dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della AS Roma, una scelta contestata dal Ministero proprio per la estrema carenza di infrastrutture adeguate, con il Tevere e i suoi affluenti sempre a rischi odi esondazione.
Roma è una città molto complessa, che si estende in un’area vastissima e che necessità di estrema competenza eppure nonostante il nubifragio fosse stato ampiamente annunciato nulla è stato fatto per contrastarlo.