Politica
Prodi non chiede scusa per la 'tirata di capelli'. Martelli: "Gesto da nonno, bizzoso". Cacciari: "Totale stupidaggine, mi cade la lingua"
L'ex premier da Formigli. Le interviste di Affaritaliani.it

Claudio Martelli e Massimo Cacciari sulla (presunta) tirata di capelli di Romano Prodi a Lavinia Orefici, inviata di Quarta Repubblica
Nel salotto di Corrado Formigli è permesso tirare i capelli e Romano Prodi, che non ha gradito la domanda posta da Lavinia Orefici ha allungato le mani fino alla ciocca della giornalista, si definisce una "voce libera". L'ex premier, a Piazzapulita, il talk-show di La7, è tornato sul caso di cui è stato protagonista e, oltre a non confermare le scuse all'inviata, ha anche fatto la vittima, lamentando un'attenzione morbosa nei suoi confronti da esponenti e testate giornalistiche di differente opinione politica. "La seconda domanda non posso non fargliela, lei lo sa Professore", ha detto il conduttore scusandosi e lasciando intuire di voler affrontare la questione della sgarbata replica del fondatore de L'Ulivo all'inviata di Quarta Repubblica. "Non voglio fare la moviola. Lei crede di essere stato vittima di una trappola, di aver sbagliato e soprattutto si aspettava così tanto rumore?", ha chiesto Formigli. "Perché lei crede che quella mossa sia stata aggressiva? Che abbia intimidito?", ha domandato Prodi con un sorriso beffardo.
Ma che cosa ne pensano i politici di un tempo, quelle della Prima Repubblica che ne hanno viste tante in Parlamento e al di fuori, studi televisivi compresi, anche se all'epoca certo non esisteva il VAR. Claudio Martelli, ex ministro della Giustizia ed esponente storico di spicco del Partito Socialista Italiano di Bettino Craxi, contattato da Affaritaliani.it, non ha assolutamente voglia di parlare del caso Prodi e della (presunta) tirata di capelli. L'ex Guardasigilli si schernisce e risponde: "E' stato un gesto da nonno, un po' bizzoso. Ma non mi sembra assolutamente niente di grave quello che ha fatto Prodi. Si è fatta una tragedia mediatica su una cosa assolutamente non grave". E alla domanda se l'ex premier abbia fatto bene a non scusarsi con Orefici, Martelli chiosa: "Non ho altro da aggiungere. Arrivederci".
Altro politico di lunghissimo corso è Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia e parlamentare indipendente eletto con nelle liste del Partito Comunista Italiano dal 1976 al 1983 alla Camera del deputati. L'ex primo cittadino della Laguna è ancora più tranchant di Martelli e, sempre ad Affaritaliani.it, sbotta: "Ma chiedere scusa de che? L'ha accarezzata quella giornalista Prodi. Per carità di Dio". E ripete alzando la voce: "Per carità di Dio. E' una totale stupidaggine e mi cade la lingua a parlare di queste troiate con tutti i problemi che ci sono nel mondo oggi". E anche Cacciari, all'insistenza delle domande, chiude: "Non ho altro da aggiungere. Arrivederci".
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