Politica

Salvate il centro destra dal divide et impera del Cavaliere Silvio Berlusconi

Daniele Rosa

Ed ora, dopo queste simpatiche facciate si aspetta solo la candidatura, da parte di Berlusconi, di Papa Francesco


Il comprensibile, anche se insano, desiderio di Silvio Berlusconi di rimanere in eterno sulla scena politica italiana lo sta portando su una strada pericolosa.
L'ego ipertrofico lo sta guidando in una fine strategia, per garantirsi la leadership, che potrebbe portare il Centro destra a perdere le potenzialità di vittoria della prossime elezioni.

Il disegno del Cavaliere è sottile ma ormai sempre più evidente.
Il suo 'divide et impera' ,  che va avanti da anni, risulta evidente ogni giorno di più.
Un lavoro di fino che prevede l'eliminazione politica dal basso dei nuovi potenziali candidati, la diffusione di malumore e invidie tra le file amiche e candidature impossibili da realizzare.
Con un film già visto e un unico obiettivo ormai troppo scoperto : non c'è nessuno altezza ed allora ancora una volta sono costretto a buttarmi nell'arena per salvare la democrazia.

Chi non ricorda la prima impallinatura di Angelino Alfano al grido di non 'possiede il quid'. In un battibaleno l'uomo passò da delfino a semplice pesce rosso della politica.

E poi in tempi più recenti un altro potenziale candidato Stefano Parisi, con l'unico difetto di essere un serio professionista, empatico con la gente, è finito sulla graticola e  zac, tolto sul nascere.

E l'operazione berlusconiana mica si è fermata. È continuata precisa e puntuale come un orologio  aggiungendo zizzania alle giuste aspirazioni del capo della Lega, Matteo Salvini. Come?
Proponendo detto fatto quale uomo guida del nuovo Centro destra il bravo presidente del Veneto Luca Zaia, amico di Salvini.
Un'operazione mediatica bloccata sul nascere dalla lealtà e correttezza verso il capo della Lega da parte di Zaia, ma che comunque avrebbe potuto provocare non poca destabilizzazione.

Ed adesso il disegno, avvicinandosi le elezioni, è verso la fine. Arrivano così puntuali le ultime indicazioni del Cavaliere a trovare l'uomo dei sogni.
Prima proponendo Carlo Calenda, l'attuale stimato Ministro per lo Sviluppo Economico, investitura che ha fruttato un ' nemmeno lo conosco il Cavalier Berlusconi'.

Poi suggerendo il number one dei  banchieri , Mario Draghi, che ha preso così tanto in considerazione la proposta berlusconiana che nemmeno ha risposto.
E di questi giorni, ultimo e non ultimo, Sergio Marchionne, probabilmente uno tra i migliori  manager mondiali che sorridendo, dopo la corsa della Ferrari a Zeltweg, ha osservato che ' a entrare politica non ci pensa proprio, nemmeno di notte'.

Ed ora, dopo queste simpatiche facciate si aspetta solo la candidatura, da parte di Berlusconi, di Papa Francesco.
Unico risultato sarà quello voluto dal cavaliere : 'non c'è l'uomo dei sogni ma forse io , sacrificandomi , lo posso diventare' .
Il padre nobile che scende in campo, ancora una volta, per il bene del centro destra.

Ed è per questo che adesso, o mai più, chi ha cuore un centro destra moderato ( leggasi Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Giovanni Toti) deve costringere  il Cavaliere a fare le primarie che scelgano finalmente un vero leader.

Solo così il Centro destra potrà pensare di ritornare alla guida del paese.