Politica

"Salvini forte solo se sta nel Cdx. Mi fido di lui, non andrà con Renzi"

Alberto Maggi

Qual è l'obiettivo di Salvini? Flirta con Renzi e Di Maio? Il governo regge? Il Centrodestra si rompe? Intervista di Affaritaliani.it a Guido Crosetto

Che cosa c'è dietro la proposta di Matteo Salvini di un governo di emergenza?
"Sembra un modo per far finire l'esperienza del governo Conte. Ma quando finisce un governo bisogna anche avere in mente come funzionerebbe quello dopo, quali programmi e quale maggioranza".

E Salvini non ce l'ha in mente?
"Suppongo di sì, se è il suo obiettivo”.

Intanto, oltre a Pd e M5S, a dire di no è stata anche Giorgia Meloni. Fratelli d'Italia contro ogni inciucio...
"E' evidente che Fratelli d'Italia non farebbe mai un governo con Pd e M5S o Italia Viva, è scritto nel dna del partito: la coerenza, accompagnata dalla serietà, è ciò che ha reso forte Giorgia Meloni".

Lei, che è stato per anni un autorevole esponente del Cdx, si fida di Salvini o, sotto sotto, non vuole l'alleanza di Centrodestra?
"Sì e non penso che voglia rompere la coalizione, non ne avrebbe l'interesse. Salvini è forte proprio perché è una parte fondamentale del Centrodestra e ha sempre detto cose di Centrodestra".

Non teme che Salvini stia trattando con Renzi o voglia tornare con Di Maio?
"Non penso, sarebbe un triplo salto mortale senza rete, anche se di solito non rispondo a cose che non conosco. Nelle Regioni il Centrodestra è sempre stato unito e ho sempre sentito parlare il segretario della Lega di alleanza con Forza Italia e con Fratelli d'Italia. Sarebbe davvero strano se abbandonasse questa strada per andare con Italia Viva e parte dei 5 Stelle".

Che cosa dice del dualismo Giorgetti-Salvini nella Lega?
"Non credo che ci sia un dualismo. Penso che si occupino di cose diverse e che abbiano attitudini politiche diverse. Quello che Salvini ama fare non piace a Giorgetti e viceversa, semmai sono complementari, non alternativi".

Non è che il vero leader della Lega è Giorgetti?
"Il vero leader è chi porta i voti. E tutti sappiamo chi ha portato alla Lega al 30%, così come Fdi al 15”.

Però le scelte politiche sono un'altra cosa...
"Ripeto, il vero leader di un partito è chi porta i voti".

Questo governo cade o va avanti?
"Oggi a chi mi chiesto se cade ho risposto che tanto anche se anche cadesse poi rimbalzerebbe. Non mi pare che ci siano tante alternative in giro, elezioni a parte. A meno di collage innaturali che ora mi sembrano improbabili...".

Quindi l'operazione di Salvini è destinata a fallire...
"Se cadesse il governo Conte forse nascerebbe qualcosa di alternativo, perché essendoci il referendum il PdR non potrebbe che chiedere un governo istituzionale per qualche mese”.

Draghi premier?
"Penso che accetterebbe solo se avesse con sé tutto il Parlamento, nessuno escluso. Non credo proprio che guiderebbe un governo di maggioranza con pochi mesi di vita davanti".

Tornando al Centrodestra, troveranno un accordo sul tema delle Regionali di primavera?
"Se vogliono continuare ad essere Centrodestra devono trovare la quadra, chi non la vuole lavora alla distruzione della coalizione".

Parla di Salvini?
"No, in generale".

Sarà Fitto il candidato in Puglia?
"Se tutti decidono di mantenere gli accordi, si. Infatti mi pare che Giorgia stia chiedendo da settimane solo il rispetto di impegni presi tempo fa. Finché non si incontrano e non rispondono a questo interrogativo, non si sa".

Ma Meloni dice Fitto sì, Salvini dice Fitto no. Come se ne esce? Qual è la way out?
"Lo ripeto, se vogliono tenere unito il Centrodestra ne trovano 1.000 di way out, se vogliono spaccare non ce n'è neanche una. Ma da quello che so Meloni non ha altri scenari che il Cdx".