Politica
Sanità, la dura accusa di Gimbe: "Dai partiti nessun piano per il rilancio"
La denuncia della fondazione Gimbe: nei programmi elettorali nessun piano di rilancio del Sistema sanitario nazionale
Elezioni politiche 2022, la fondazione Gimbe: l'emergenza la sanità di nuovo relegata ai margini dell'agenda politica
La pandemia COVID-19 ha progressivamente aumentato la consapevolezza sociale che un sistema sanitario pubblico, equo e universalistico rappresenta un caposaldo della nostra democrazia. "Se tuttavia inizialmente tutte le forze politiche convergevano sulla necessita' di rilanciare adeguatamente il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) - osserva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - con la fine dell'emergenza la sanita' e' "rientrata nei ranghi", finendo di nuovo relegata ai margini dell'agenda politica". Di fatto, le criticita' rilevate nel 2019 dal 4 Rapporto Gimbe sul Servizio Sanitario Nazionale sono ancora lontane dall'essere risolte e la pandemia, oltre a non aver mollato la presa, inizia a far vedere i suoi effetti a medio-lungo termine: ritardo nell'erogazione di prestazioni sanitarie, impatto del long-COVID, conseguenze sulla salute mentale, depauperamento e demotivazione del personale.
"Tra gestione della pandemia, attuazione del PNRR, necessita' di riforme strutturali, recupero delle prestazioni sanitarie e gestione ordinaria di oltre 130 miliardi di euro di spesa pubblica - spiega Cartabellotta - la prossima legislatura sara' determinante per il destino del SSN: per questo e' indispensabile rimettere la sanita' al centro dall'agenda di Governo a prescindere dall'esito delle urne, perche' il diritto costituzionale alla tutela della salute non puo' essere ostaggio di ideologie partitiche. Per tali ragioni, abbiamo ripetuto l'esperienza del 2018, realizzando un'analisi indipendente dei programmi elettorali sulle proposte relative a sanita', assistenza socio-sanitaria e ricerca biomedica".
L'analisi e' stata condotta sui programmi elettorali depositati dai partiti entro il 14 agosto 2022 e pubblicati nella sezione "Elezioni trasparenti" del sito web del Ministero dell'Interno, escludendo quindi quelli pubblicati sui siti web dei partiti. Da questa analisi emerge che le proposte sulla gestione della pandemia riguardano interventi parziali: la coalizione di centrodestra punta su comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali. Azione-Italia Viva su sanificazione ambientale, percorsi pandemic-free ed equipaggiamenti per le ambulanze; il Partito Democratico sui sistemi di aerazione. Per prepararsi a future emergenze sanitarie +Europa e Azione-Italia Viva propongono un'Agenzia nazionale di coordinamento e la coalizione di centrodestra di aggiornare i piani pandemici.
"Di fatto - commenta Cartabellotta - la gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte elettorali, nonostante gli organismi internazionali di sanita' pubblica suggeriscano a tutti i Governi di predisporre piani di preparedness per il prossimo autunno-inverno". Su pandemia e campagna vaccinale, invece, una pioggia di proposte da numerosi partiti minori e da Italexit per lo piu' in contrasto con il principio di tutela della salute pubblica: stop a obbligo vaccinale e green-pass, annullamento/risarcimento delle sanzioni amministrative, indennizzi per danni correlati alla vaccinazione, reintegro/risarcimento per i lavoratori sospesi, abolizione dello scudo penale per i medici vaccinatori, oltre all'istituzione di una commissione di inchiesta senza dettagli su metodi di indagine e composizione.