Politica
Schlein e Conte hanno già un accordo. Rischio fuga dal Pd. Esclusivo
Terzo Polo tagliato fuori. I punti chiave dell'intesa Pd-M5S
Progetto a lungo termine che passa prima dalle Europee (ognuno per sé) e poi dalle Regionali
Il rumor è di quelli esplosivi, dirompenti. Nulla di ufficiale, ovviamente, ma Elly Schlein e Giuseppe Conte avrebbero già un accordo di massima per costruire nel tempo un'alleanza stabile, che includa anche Sinistra Italiana e Verdi, e che tagli fuori il nascente partito unico tra Carlo Calenda e Matteo Renzi. Alle elezioni europee del 2024, vista la legge elettorale proporzionale, ognuno andrà con il proprio simbolo e sarà lì che si vedranno i rapporti di forza per costruire le basi dell'alleanza. Ma l'intesa di massima, che in qualche modo comprende anche il segretario della Cgil Maurizio Landini, c'è già.
Tanto che non è escluso che i 5 Stelle, con il sostegno del Partito Democratico, l'anno prossimo possano chiedere l'ingresso nel Parlamento europeo nel gruppo del Pse. Passaggio chiave saranno le prossime elezioni regionali dove, come si è visto anche nel voto di ieri e oggi in Friuli-Venezia Giulia, Pd e M5S sono alleati e il Terzo Polo si presenta da solo. Le ipotesi per le due regioni del Sud da cercare di conservare restano - come ha scritto Affaritaliani.it - Francesco Boccia in Puglia e Gaetano Manfredi (sindaco di Napoli) in Campania, dove Conte vuole stoppare l'ex presidente della Camera Roberto Fico.