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Schlein non capisce il Progetto Ponte e continua a sbagliare. E Salvini...

Di Giuseppe Vatinno

Salvini alla Schlein: “Io vado per costruire tu per fermare”. Elly come Bonelli, non ha capito la differenza tra un Progetto Definitivo ed uno Esecutivo

Schlein non capisce il Progetto Ponte e continua a sbagliare

Il caso ieri ha voluto che sullo stesso aereo si trovassero sia Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e vicepremier che Elly Schlein, segretaria del Partito democratico. Andavano entrambi in Sicilia ma per motivi opposti.

Salvini alla Schlein: “Io vado per costruire tu per fermare”

Ce lo racconta lo stesso Salvini:  "La Schlein era con me in aereo. Abbiamo scherzato. Io le ho detto 'io vado per costruire, tu per fermare'. È il bello della democrazia. Non capisco come si possa dire di no a delle opere pubbliche che creeranno decine di migliaia di posti di lavoro. Ripeto, è il bello della democrazia. Qualcuno dice che non bisogna fare infrastrutture. Per me, per la Lega e per il ministero che dirigo, le infrastrutture servono in Sicilia e in tutta Italia. Con la Schlein ci siamo incontrati e salutati e abbiamo sorriso. Abbiamo idee diverse".

Arrivata a Torre Faro a Messina, nella zona prevista per il Ponte, ha letto le dichiarazioni del ministro e piccata ha risposto: "Questo progetto del Ponte, il ministro Salvini lo sta portando avanti, non curante del fatto che si tratti di un progetto anacronistico, dannoso, sbagliato. Lo abbiamo visto anche qualche giorno fa in Parlamento, quando è emerso con nettezza che persino la relazione che ha visto il contributo di un comitato scientifico ha chiarito che le prove del vento non sono state fatte, che non è stata fatta la adeguata zonizzazione per quanto riguarda i rischi sismici. Ci domandiamo perché tutta questa fretta che sembra elettorale, che non ha a cuore il vero destino di questa comunità e di questo territorio". 

Schlein, come Bonelli, non ha capito la differenza tra un Progetto Definitivo ed uno Esecutivo

Uno sul Ponte la può pensare come vuole ma la Schlein che è una persona di grandi responsabilità politiche guidando l’opposizione dovrebbe almeno studiare di più e conoscere quello di cui si sta parlando, altrimenti si espone a figuracce. Infatti sta cadendo nello stesso errore in cui è caduto Anglo Bonelli che insieme a lei e a Nicola Fratoianni ha presentato un esposto in Procura. “La via giudiziaria alla politica” è sempre una sconfitta per la politica stessa e per il libero confronto delle idee. Però, se si sceglie di seguirla, almeno bisogna sapere di quello cui si parla. La Schlein infatti non ha capito la relazione del comitato scientifico e molto probabilmente non l’ha neppure letta, essendo complesso, corposo e lungo. Se infatti lo avesse fatto saprebbe che queste osservazioni, fatte per la prima volta da Bonelli, sono semplicemente errate; infatti le conclusioni del comitato scientifico, fatto da eminenti docenti universitari, sono un via libera al progetto con alcune prescrizioni a cui occorre ottemperare in sede di progetto esecutivo e non in fase di progetto definitivo, come siamo ora. Questa procedura è del tutto consueta in ogni valutazione infrastrutturale ed è assolutamente fisiologica.

Se invece i due hanno capito quello che c’è scritto sarebbe invece molto peggio perché sarebbero in cattiva fede. Ma vogliamo propendere per la beata ignoranza che caratterizza, del resto, spesso chi agisce unicamente sotto l’impulso dell’ideologia per arraffare un po’ di consenso dei propri elettori. Forse la Schlein dovrebbe devolvere un po’ del denaro che spende per la sua armocromista e capire quali sono le fasi di un progetto: c’è il Progetto Preliminare, poi il Progetto Definitivo, poi c’è il Progetto Definitivo post appalto ed infine, solo infine, il Progetto Esecutivo che raccoglie tutte le osservazioni delle fasi precedenti e fornisce i risultati richiesti alle osservazioni. Nel caso specifico si tratta delle “prove del vento” e della “zonizzazione dei rischi sismici”, come lei sbagliando anche dizione, li chiama. Oltretutto si tratta di prove e risposte già fornite per il progetto precedente, quello del 2011, ed è per questo che si è proceduto celermente.

Ora si attende a breve il nulla osta della Commissione Via-Vas per l’impatto ambientale e paesaggistico e si potrà avere il progetto esecutivo finale ed avviare i cantieri, cosa che terrorizza la Schlein e Bonelli perché non vogliono che questo avvenga prima delle Europee.