Sinistra: Pisapia, Mdp e Si? Insieme non arrivano al 6,5%. Sondaggi
Sinistra, ecco quanto valgono Pisapia, Mdp e Si secondo Renato Mannheimer
Tanto rumore per nulla. O meglio, per molto poco. Stiamo parlando delle nuove formazioni a sinistra del Pd, quelle che sembrano formarsi ormai a intervalli regolari e che raccolgono i democratici scontenti. Al momento se ne contano 3, Sinistra italiana, Articolo 1 Mdp e Campo prograssista di Pisapia. Quanto valgono? Difficile dirlo con esattezza, scrive Renato Mannheimer su "Il Giornale", ma certamente conterebbero di più tutte unite che frantumate come sono ora e disposte, piuttosto, ad allearsi con Renzi e i suoi (come la formazione dell'ex sindaco di Milano).
"Esaminando la media dei sondaggi pubblicati nell'ultima settimana ad opera di vari istituti - scrive Mannheimer -, emerge come Mdp raggiunga una porzione di elettorato limitata, ma comunque significativa, dato che grossomodo il 3% dichiara di votarlo. Ambiti di conquista più ristretti risultano a favore di Sinistra italiana (stimata al 2,2%). Ancora minore parrebbe essere il successo elettorale di Campo progressista (1,1%). Nell'insieme ammesso che si possano sommare i consensi virtuali per forze comunque distinte tra loro e, sembrerebbe, poco propense ad unirsi si raggiunge poco più del 6%. Si tratta comunque di una massa consistente di elettorato qualche milione di persone - la cui entità è tuttavia assai lontana da quel 10% che, nei giorni scorsi, alcuni leader di quest'area avevano indicato come obiettivo raggiungibile".
"Ma, forse, più interessante e indicativa è l'analisi del «mercato potenziale» - continua il sondaggista - che queste forze politiche possono sperare ma nella maggior parte dei casi solo sperare di conquistare. Molti elettori sono infatti oggi ancora indecisi sul partito da votare. Quanti sono dunque coloro che, pur non avendo in molti casi ancora pienamente maturato la loro scelta di voto, «prendono in considerazione», sia pur potenzialmente, l'opzione per uno dei patiti a sinistra del Pd? Un'analisi effettuata dell'Istituto Eumetra Monterosa ci offre un quadro aggiornato al riguardo, sia per ciascun partito dell'area a sinistra del Pd, sia per l'insieme delle forze che la compongono. Tutte e tre le componenti che si collocano a sinistra del Pd hanno un mercato potenziale attorno al 7%, con lievi differenze tra una e l'altra: questa è dunque la percentuale massima di elettori che potrebbe prendere in considerazione il voto per ciascuna (senza che però in questo momento abbia già deciso sicuramente di votarla).
Se le tre forze si unissero tra loro evento che oggi appare assai improbabile, ma che potrebbe avere luogo in via ipotetica naturalmente il mercato potenziale si accrescerebbe. Questa eventuale federazione delle componenti alla sinistra del Pd dispone attualmente del 6,3% di voti, ma potrebbe ambire addirittura al 15,6% (si tratta del numero di elettori che dichiara di prendere in considerazione almeno uno dei tre partiti. Questa cifra è inferiore alla somma dei mercati potenziali dei singoli partiti, in quanto un elettore può avere dichiarato la «presa in considerazione» per più di uno di questi contemporaneamente)".