Politica

Soumahoro, cartelle esattoriali ai migranti. Le bollette erano a carico loro

La cooperativa di famiglia Karibù le avrebbe intestate ai suoi dipendenti, ora sono arrivate le notifiche di pagamento. L'ultima beffa per i collaboratori

Caso Soumahoro, i contratti di luce e gas intestati a prestanome

Lo scandalo che ha travolto il deputato del Misto (ex Sinistra Italiana e Verdi), Aboubakar Soumahoro, si arricchisce di un nuovo capitolo che riguarda la gestione della coop di famiglia Karibù. Una vera e propria beffa ha raggiunto nei giorni scorsi alcuni ex dipendenti della cooperativa della famiglia di Soumahoro. Accade infatti che i responsabili delle strutture di accoglienza per migranti hanno ricevuto solleciti di pagamento per le bollette scadute relative a servizi elettrici e del gas relativi a forniture del 2019. Com’è possibile? La ricostruzione più plausibile è che negli anni scorsi la cooperativa avrebbe chiesto, ad alcuni lavoratori, in specie ai responsabili delle strutture, di firmare i contratti dell’energia e del gas, in questo modo le società di gestione hanno caricato i dati anagrafici e fiscali di quei collaboratori e adesso le notifiche di messa in mora arrivano, appunto, a quei nominativi.

È evidente prosegue il Giornale - che l’indagine della procura di Latina per evasione fiscale a carico dei vertici della cooperativa, tuttora corrente, non ha avuto alcun effetto legale né pratico sui guai finanziari lasciati dalla cooperativa medesima. E nessun effetto ha avuto la vertenza dei lavoratori, i quali, va ricordato, sono stati i primi e gli unici a sollevare il velo sulle ombre nella gestione poiché, appunto, erano senza stipendio e si sono rivolti all’Ispettorato di Latina per ottenere almeno una rateizzazione. La coop era gestita dai familiari dell’attuale deputato Aboubakar Soumahoro e in particolare dalla moglie di quest’ultimo, Liliane Murekatete e dalla suocera Marie Therese Mukamitsindo. Come già emerso dopo i provvedimenti cautelari di fine 2022, i magistrati stanno facendo verifiche su un presunto sistema di fatturazioni false che sarebbe servito a far sparire somme di denaro pubblico, ricevute dalle cooperative Karibù e Aid da comuni e prefettura.