Politica
Spadaro: “C’è un uso strumentale perfino dei pontefici”
Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica a 24Mattino su Radio 24: “C’è un uso strumentale perfino dei pontefici”.
Partito di cattolici – Padre Antonio Spadaro direttore di La Civiltà Cattolica a 24Mattino su Radio 24 – “Non è il clima giusto. Uso strumentale dei simboli religiosi da parte dei sovranisti
“Partito di cattolici? Non credo sia il clima giusto, ma il Papa ha sempre insistito per l’impegno dei cattolici nella vita sociale e politica”. Lo ha detto il direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, a 24Mattino su Radio 24 di Maria Latella e Oscar Giannino. Tra questi impegni c’è la sfida contro “l’uso strumentale di simboli religiosi usati dalle grandi culture sovraniste per imporre se stesse”. “Ma su questo – ha concluso Spadaro a Radio 24 - stanno trovando una resistenza forte del Pontefice e di tutto il tessuto ecclesiale”
“Papa Francesco accoglie e incontra chiunque intenda incontrarlo, soprattutto figure istituzionali, al netto di strumentalizzazioni da cui si guarda bene e sempre”. Cosi il direttore di Civiltà Cattolica Antonio Spadaro a 24Mattino su Radio 24 di Maria Latella e Oscar Giannino, rispondendo ad una domanda su un possibile incontro tra Papa Francesco e Matteo Salvini. “Non so se sia stata fatta una richiesta, quindi non ho gli elementi per rispondere – ha spiegato Spadaro – ma so che Papa Francesco non ha mai negato l’incontro a chi glielo ha chiesto. Anche nei suoi viaggi all’estero Francesco ha incontrato chiunque perché sa che al potere non ci sono solo i buoni e i cattivi ma spesso è una questione di interessi”. Padre Spadaro ha concluso: “Se c’è da salvaguardare le persone, il Papa incontra chiunque. Vedremo se ci questo incontro ci sarà”
“C’è un uso strumentale perfino dei pontefici”. Lo ha detto il direttore di Civiltà Cattolica Antonio Spadaro a 24Mattino su Radio 24, facendo riferimento al ministro dell’Interno Matteo Salvini che l’8 dicembre scorso in piazza a Roma citò Giovanni Paolo II. SecondoSpadaro si fa un uso strumentale, “perdendo completamente la memoria storica delle posizioni assolutamente anti nazionaliste, anti sovraniste e identitarie che Giovanni Paolo II ha preso in tutto il suo magistero pontificio”.