Politica

Veneto, Speranzon ad Affaritaliani.it: "La volontà dei cittadini è chiara. Il candidato presidente spetta a Fratelli d'Italia"

Di Alberto Maggi

"Autonomia? Tornerà in Parlamento a febbraio". Intervista

"Fratelli d'Italia ha ottenuto il 37,5% nel giugno scorso (dato più alto di tutte le altre regioni) e quindi è normale e logico che per il candidato presidente si possa guardare all'interno del partito del presidente del Consiglio Giorgia Meloni"


"Non sono i risultati dell'Umbria a incidere sulla regione Veneto, che andrà al voto probabilmente nel 2026 e quindi non è di attualità oggi il tema. A ogni modo, se stiamo ai risultati delle elezioni politiche e soprattutto delle Europee, la volontà dei cittadini è chiara: Fratelli d'Italia ha ottenuto il 37,5% nel giugno scorso (dato più alto di tutte le altre regioni) e quindi è normale e logico che per il candidato presidente si possa guardare all'interno del partito del presidente del Consiglio Giorgia Meloni". Lo afferma ad Affaritaliani.it Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario di FdI al Senato.

Quanto alle correzioni chieste dalla Corte costituzionale alla Legge Calderoli sull'autonomia regionali differenziata, l'esponente di Fratelli d'Italia spiega che "non si interrompe il dialogo con le regioni, ma ora spetta al Parlamento sistemare i punti che la Consulta ha ritenuto problematici. E io spero che lo si faccia tutti insieme con il contributo anche delle opposizioni perché ricordo che noi con una legge ordinaria stiamo semplicemente cercando di dare attuazione a quella parte della Costituzione, il Titolo V, che più di vent'anni fa è stata oggetto di una riforma voluta e votata dal Centrosinistra. Se oggi sono contrari alla Costituzione ed in particolare all'attuazione di ciò che hanno fatto due decenni fa, ammettano di aver sbagliato e la smettano di strepitare contro la maggioranza, perché i partiti sono gli stessi e anche tanti personaggi che oggi siedono sui banchi dell'opposizione in molti casi sono quelli di allora". I tempi? "Ora tutte le commissioni sono impegnate con la Legge di Bilancio e con la delega fiscale. Ragionevolmente a febbraio il Parlamento tornerà a occuparsi di autonomia regionale", conclude il vice-capogruppo vicario di Fratelli d'Italia a Palazzo Madama.