Politica
Steve Bannon dice ai Cinque Stelle che occorre fare le Grandi Opere
Ma i Cinque Stelle hanno nell'ambiente il loro punto di forza elettorale
Steve Bannon, il patron sovranista che con The Movement si propone di aiutare i partiti sovranisti europei a costruire una sorta di rete ha dichiarato che i Cinque Stelle dovrebbero essere più aperti alle infrastrutture, tipo Tav perché i “veri sovranisti sono per lo sviluppo, per le Grandi Opere”.
Bannon, in una intervista che ha rilasciato a La Verità, ha anche detto che, sempre a proposito del M5S:
“Capisco le loro preoccupazioni ambientaliste, ma non si possono bloccare tutte le infrastrutture. Siete una potenza industriale, avete un’ottima manifattura, la creatività. Vi servono infrastrutture moderne per competere con l’Europa, la Cina gli Stati Uniti».
Bannon ha anche fatto una considerazione sul governo giallo - verde:
«Spero che anche dopo le elezioni europee continuino a farla funzionare. Salvini ha fatto un ottimo lavoro sull’immigrazione. La mia principale preoccupazione è l’economia».
Questa presa di posizione sulle Grandi Opere viene a rompere un po’ l’equilibrio e l’equidistanza con cui Bannon aveva finora trattato i due partiti di governo.
C’è da dire che Mischael Modrikamen, un avvocato e politico belga che collabora con Bannon si è posto qualche mese fa la domanda se “aprire a sinistra” il loro movimento, che nasce, ricordiamolo, nell’alveo della destra conservatrice americana.
"Quelli che si uniranno a noi sono dei sovranisti, dei populisti, più a destra. Dunque bisogna chiudere la porta ai populisti e sovranisti di sinistra o a delle idee più a sinistra?”, per poi concludere dicendo:
"I cinque stelle sono un animale molto strano".
In ogni caso l’ambientalismo è uno dei punti chiave del M5S, e l’elettorato si è sempre mostrato molto sensibile a queste tematiche. Cedere sulla Tav, come sulle trivelle, non sarebbe conveniente politicamente per i rapporti di forza con la Lega, ma anche per la stabilità del governo stesso.