Politica

Torino, Mattei: “Mi candido con lista civica per un cambiamento competente”

Di Monica Camozzi

L’intervista a Ugo Mattei, candidato sindaco alle elezioni comunali di Torino

Lei ha detto “se le persone hanno la testa fritta dalla tv avremo consumatori, non cittadini”. Come si torna allo status di cittadini?

Prima di tutto, a Torino come Lista Civica Futura da due mesi facciamo formazione autentica ai  potenziali amministratori ogni giovedi’ sera. Io stesso mi sto formando come sindaco, vado a lezioni di bilancio e urbanistica.  Se no quando vinci le burocrazie non ti fanno toccar palla, non comprendi i reali bisogni, la tua incapacita’ ti blocca. Poi, c’è l’aspetto rilevantissimo del sistema di selezione dei candidati che proponiamo mutuando i cosiddetti caucus americani, assemblee cittadine utilizzate al posto delle primarie negli stati meno popolosi. Queste Assemblee, che si terranno per la prima volta il 6 giugno, serviranno anche per monitorare il lavoro di nostri eletti. Ne esce un sistema che fa emergere i capaci e i meritevoli dove non esiste il posto in lista garantito, dove l’eletto rende conto di ciò che sta facendo. E’ un nuovissimo federalismo territoriale che valorizza le specificità, perché il Nord di Torino con la sua tradizione operaia è diverso da aree come il centro o la collina. Non si parlerà più di centro e periferie ma di città policentrica.

È vero che dalla lista ha escluso il Pd e altre forze politiche?

“Ho escluso chiunque sia stato un esponente rilevante di questo partito dopo il 2011, perché responsabile di politiche neoliberali a vantaggio dei poteri forti. Quindi, se si presenta un esponente del Pd o dell’ ampia galassia neoliberale che vuole riciclarsi, non entra. Al pari, prendendomene tutte le responsabilità, non accetto persone xenofobe o neofasciste. Comunque, per il resto, ai caucus possono partecipare tutti”.

Cosa pensa degli altri candidati?

Vedo candidature imbarazzanti su tutti i fronti. Individui al servizio dell’ identico sistema Torino.  Primarie fasulle nel centro-sinistra, perché sappiamo già chi vincerà. In ogni caso le forze in campo rappresentano il sistema oligarchico vigente. Penso che i Cinque  Stelle abbiano poche chance visto il tradimento post elettorale della  Appendino. Abbiamo tre poli: centro destra, centro sinistra, Cinque Stelle, tutti accoccolati alla corte di Draghi. Di diverso e rilevante resta solo Futura: un’esperienza politica di cittadinanza autentica, alternativa a tutti i partiti, non un partitino o una lista civica fasulla o monotematica ”.

Programma di base? Cosa vorreste fare a Torino?

Di sicuro far dimagrire la macchina del comune, togliere competenze su ambiente, ecosistemi, cultura e servizi sociali trasferendole nei consigli di circoscrizione sulla base di un bilancio partecipato e coinvolgendo volontariato, associazioni. Pensiamo a un reale federalismo dei territori attuabile grazie al meccanismo dei caucus. Per il resto il programma e’ un work in progress partecipato, fondato sui beni comuni e la riconversione del sistema nell’ interesse delle generazioni future costruendo le basi per una economia circolare di territorio che abolisca ogni spreco. I soldi ci sono e si possono generare! . Ci stiamo lavorando in gruppi di lavoro che raccolgono le piu’ varie competenze. Ma adesso per le prossime tre settimane pensiamo principalmente a riempire le nostre otto piazze del caucus il 6 giugno e fare tutte le liste!