Travaglio direttore del Tg1? Di Maio vuole Nuzzi o Mentana. E De Bortoli...
L'assalto grillino alla Rai spacca il m5s, e fra i nomi più graditi al m5s spunta un acerrimo nemico di Matteo Renzi
Il governo sarà anche difficile da costruire, visti i tanti veti incrociati che si susseguono ormai da un mese e mezzo, ma una cosa è certa: con il 32 % dei consensi, i grillini puntano - se non direttamente a Palazzo Chigi - almeno a spartirsi, come chiunque altro prima e dopo di loro, tutto il possibile.
Uno dei bottini più ghiotti è ovviamente la Rai, e fisiologicamente il M5s desidera la sua (cospicua) fetta di torta. Pure, per la rivoluzione delle poltrone del servizio pubblico seguita alla sconfitta (e all'autoemarginazione almeno momentanea) di Matteo Renzi, i pentastellati si spaccano. L'ala ortodossa del Movimento incarnata da Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati, vorrebbe Marco Travaglio - attuale direttore del Fatto Quotidiano - alla guida del Tg1.
Travaglio, grande fautore dell'alleanza tra m5s e Pd, non ha mai fatto mistero della sua propensione per il mondo pentastellato, e alla base grillina piace parecchio. Un entusiasmo che sembrerebbe tuttavia non condiviso dal capo politico del M5s, Luigi Di Maio, che dal canto suo vorrebbe al Tg1 una figura meno battagliera e più conciliante, vista la svolta "dimaiocristiana" del Movimento. Fra i nomi graditi a Di Maio ci sarebbero Enrico Mentana e Gianluigi Nuzzi, ospiti dei due convegni di Ivrea in omaggio a Gianroberto Casaleggio, e nel caso del secondo, marito della titolare della potentissima agenzia Visverbi Visfacti, che collabora con il M5s nel campo della comunicazione.
Giovanna Taormina sul Secolo D'Italia fa notare che, nel caso in cui il Movimento dovesse rinunciare alla direzione del Tg1, potrebbe ripiegare su quella del Tg2, affidata magari a un altro nome graditissimo ai 5 stelle, ovvero Milena Gabanelli. Una Gabanelli che, al momento, ha anche il dente avvelenato con la Rai renziana per via di divergenze insanabili che l'hanno spinta a tentare nuove strade professionali.
Ma il convitato di pietra Matteo Renzi viene chiamato in causa anche per quanto riguarda la presidenza della Rai. All'ambita carica, i grillini vedrebbero benissimo Ferruccio de Bortoli, che non dispiace alla Lega, e che ha dato parecchio filo da torcere al Pd e a Renzi con le rivelazioni su Maria Elena Boschi l'estate scorsa, nel suo libro Poteri forti (o quasi).
Un nome quello di De Bortoli che, se dovesse prendere piede la soluzione di governo Pd-m5s, risulterebbe però sgradito ai dem, diffondendo così la piaga dei veti incrociati anche nella delicata procedura di spartizione delle poltrone in Rai, un tesoro così prezioso da creare dissidi insanabili ma anche da favorire spesso "strani compagni di letto".
Si potrebbe obiettare che, per anni, i grillini hanno tuonato sulla necessità di rendere la Rai libera dai partiti, ma del resto ai loro continui cambi di passo ormai ci abbiamo fatto il callo. O quasi.