Politica
Ucraina, allarme di Giorgetti: serve fondo per aziende in crisi
L'allarme del ministro per lo Sviluppo economico riguardo i rincari energetici e l'aumento dei costi per l'approvvigionamento delle materie prime
Giorgetti in Cdm: "Necessario un fondo per aiutare le aziende in crisi"
"Un fondo a supporto dei settori e dei comparti produttivi particolarmente colpiti, per evitare il rischio che un ulteriore aumento dei costi per l'approvvigionamento di materie prime e di semilavorati, in aggiunta all'impennata ai costi dell'energia compromettano definitivamente la sopravvivenza delle imprese con una conseguente crisi anche in termini occupazionali".
Lo ha proposto, a quanto si apprende, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nell'informativa che ha tenuto nel corso del Consiglio dei ministri. Intanto oggi il governo ha sbloccato la realizzazione di sei parchi eolici, che assicureranno una potenza pari a 418 MW. Si tratta di impianti eolici in Puglia, Basilicata e Sardegna.
Imprese, Bonomi: servono 400 mln ore cassa integrazione
"Non possiamo oggi piu' permetterci di produrre in perdita. Non ce la facciamo piu' e inevitabilmente dovremo ricorrere alla cassa integrazione. Gia' questa settimana abbiamo visto i primi effetti, sospensione delle attivita', gli energivori, gli acciaieri, chi fa ceramica, chi fa carta. Stimiamo che dovremo richiedere 400 milioni di ore di cassa integrazione". Cosi' il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo all'assemblea di Confindustria Salerno, sottolineando che "non lo diciamo per fare allarmismo ma solo per rendere consapevolezza nel dibattito pubblico".
Bonomi: 447 imprese italiane abbandonate a se stesse in Russia
"Imprese abbandonate a se stesse, nessuno sta pensando a loro", dichiara Bonomi, "delle 447 imprese italiane che operano in Russia" e riguardo alle quali ricorda che c'e' "un fatturato di 7,4 miliardi, uno stock di investimento di oltre 11 miliardi di cui nessuno parla".
Energia, Bonomi: decenni di errori nelle politiche di settore
"L'approccio nazionale di politica energetica deve cambiare. Decenni di errori, senza guardare qual era l'obiettivo del Paese". Siamo l'unico Paese - ricorda - che usa cosi' tanto gas per l'energia elettrica e siamo cosi' tanto dipendenti da Paesi instabili, pericolosi e questo e' dovuto perche' la politica l'ha voluto, perche' ci ha spinto in quella direzione
"Il conto di questi gravi errori - aggiunge Bonomi - purtroppo lo paghiamo sempre noi, lo paga sempre l'impresa italiana, lo pagano sempre gli imprenditori italiani. Ed e' un mix energetico che va cambiato". Secondo il presidente degli industriali, "dobbiamo intervenire subito, un tetto al prezzo del gas che metta al sicuro le imprese e i suoi occupati, altrimenti avremo conseguenze disastrose. Un prezzo regolamentato, temporaneo per evitare la speculazione".
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