Politica

Umbria, schiaffo al governo, ora le tensioni aumenteranno. Renzi il più furbo

Alberto Maggi

Chi è cagion del suo mal pianga se stesso. Adagio perfetto per fotografare quanto accaduto tra venerdì e oggi nella maggioranza di governo. Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio, Roberto Speranza e soprattutto il premier Giuseppe Conte hanno voluto mettere la faccia sul voto regionale in Umbria, con la manifestazione di venerdì a Narni, politicizzando così la consultazione elettorale. Ora a urne chiuse e con il successo netto del Centrodestra il governo è inevitabilmente più debole. Gioco facile per Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia sparare sull'esecutivo e pregustare quanto potrà accadere il prossimo 26 gennaio con le ancora più importanti elezioni in Emilia Romagna.

Il patto civico Pd-M5S rischia di essere una parentesi umbra da non ripetersi e comunque, probabilmente, il più furbo di tutti ancora una volta è stato Matteo Renzi che a Narni non si è fatto vedere e che alle Regionali non si è nemmeno presentato. Salvini e la Meloni esultano e anche se la strada per far cadere il governo giallo-rosso è ancora lunga, dall'Umbria arriva un primo forte e inequivocabile segnale politico che, con la Legge di Bilancio da discutere in Parlamento, farà aumentare le fibrillazioni tra i partiti di governo.