Politica
Vannacci a processo per diffamazione, il generale ad Affaritaliani.it: "Vado avanti a testa alta"
"Sono ancora più convinto della mia integrale innocenza"
"Rappresenterò nelle sedi opportune tutte le mie ragioni"
"Rispetto la decisione del giudice che ha rigettato una specifica e motivata istanza di archiviazione della procura ma sono ancora più convinto della mia integrale innocenza e della mia totale estraneità a qualsiasi intento diffamatorio nei confronti di alcuno e, in special modo, nei confronti di un militare. Rappresenterò nelle sedi opportune tutte le mie ragioni e vado avanti a testa alta forte anche del consenso che ogni giorno mi dimostrano i tanti che mi seguono e che provengono dai settori più disparati della società". Con queste parole il generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega intervistato da Affaritaliani.it, commenta la decisione del Gip del tribunale militare di Roma che ha respinto l'istanza di archiviazione avanzata dalla Procura militare per il prospettato reato di diffamazione militare asseritamente commesso dal generale Vannacci con il libro 'Il mondo al contrario' ai danni di uno specifico militare. Di conseguenza, ha assegnato alla Procura militare di Roma il termine di dieci giorni per formulare l'imputazione coatta.
"Rispetto, ma non concordo con la decisione del Giudice nella parte in cui ha ravvisato nelle contestate pagine del libro un intento diffamatorio nei confronti di uno specifico militare che, sia detto per inciso, non viene indicato per nome e che non ha mai presentato denuncia al riguardo. Pertanto, affronteremo le ulteriori fasi del procedimento con la serenità che deriva dalla fiducia nei giudici militari e dal fatto che la stessa Procura militare aveva escluso la sussistenza di qualsiasi reato nelle pagine del libro", spiega l'avvocato Giorgio Carta, difensore dell'ufficiale.