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Vitalizi, ora può saltare il taglio. Il Pd: "Valutare la costituzionalità"

Il Pd frena sui vitalizi: "Valutare la costituzionalità"

VITALIZI, ZANDA (PD): SERVE CORAGGIO ESAMINARE DDL PER SUA COSTITUZIONALITÀ

"Dovremmo smetterla di parlare di vitalizi, non esistono più. Da 5 anni i parlamentari hanno una pensione che viene attribuita come per altri lavoratori: tanto versi e tanto avrai. Dobbiamo avere il coraggio civile, popolare o non popolare che sia, di esaminare il provvedimento per la sua costituzionalità. Se approviamo una legge per convenienza senza pensare al merito e alla giustezza del provvedimento rischiamo di diventare tutti dei carrieristi". Lo ha detto il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, intervistato alla festa de l'Unita di Modena. E aggiunge: "La mia preoccupazione riguarda la retroattività del provvedimento, su questa mi interrogo. Se penso a parlamentari 80-90enni che hanno fatto l'Italia, che tutti riconoscono come grandi e che potrebbero rimanere senza pensione ho degli interrogativi. Il gruppo del Pd al Senato farà un'assemblea su questo tema". 

L.ELETTORALE: RIPARTENZA TRA SCETTICISMO, PD 'SI FA SOLO CON ACCORDO AMPIO'

Tra lo scetticismo generale ripartono i lavori, dopodomani alla Camera in commissione Affari costituzionali, sulla legge elettorale. "Molto difficile", è il commento trasversale sulla possibilità che nello scorcio di legislatura si chiuda un accordo per riformare la legge. Il Pd con Matteo Orfini fa sapere che sulla questione si lavorerà non prima di aver definito la legge di Bilancio. "Dopo la manovra -dice il presidente dem- bisognerà provare con la legge elettorale". Insomma, non c'è ansia di mettere mano alla questione. Anche perchè, naufragato a fine giugno il patto Pd-Fi-M5S-Lega sul tedesco corretto che avrebbe aperto la possibilità di un voto anticipato in autunno, i dem hanno calibrato un altro passo sul dossier legge elettorale. Fi spinge perchè si provi a ripartire là da dove ci si era lasciati, dal testo del patto a 4. "Si tratta di ripartire da dove avevamo sospeso", dice Renato Brunetta. "A questo punto vedremo cosa faranno il Pd di Renzi ed il Movimento 5Stelle di Grillo", aggiunge il capogruppo di Fi. 

Una sollecitazione a cui il Pd non si sottrae ma, qualunque sia il modello a cui si lavori, per i dem occorre che ci sia un accordo ampio. "Si può riprendere in mano il tedesco solo se ci stanno tutti i contraenti del vecchio patto. Si può ritentare", dice Emanuele Fiano, capogruppo dem in commissione. E i 5 Stelle? Danilo Toninelli si esprime via twitter: "Mentre i vecchi partiti fremono per la legge elettorale migliore per loro, il #M5S si prepara alla battaglia per abolire i vitalizi". Nell'assenza, al momento, di una volontà comune di mettere mano alla legge elettorale, parte la polemica sul timing. Le parole di Orfini sul rinvio a dopo la legge di Bilancio, fanno insorgere Mdp. Attacca Alfredo D'Attorre: "Il tentativo di affossare la ripresa del confronto sulla legge elettorale, rinviandola addirittura a dopo la legge di bilancio, disvela il vero contenuto dell'accordo cinico tra Renzi e Alfano che punta a mantenere in vita due sistemi elettorali del tutto disomogenei tra Camera e Senato, pur di tutelare i capilista bloccati, le pluricandidature e la soglia di sbarramento bassa alla Camera".