Riforma pensioni 2017, cambia Ape. Il governo ha deciso, molte novità (brutte)
Ape, riforma pensioni 2017: cambiamenti all'Ape
Riforma pensioni 2017, svolta il governo è pronto a porre correttivi all'Ape. Pensioni, ancora e di nuovo pensioni. Si discute nel governo sulle misure contenute nella nuova Legge di Stabilità che ha provveduto ad introdurre alcuni benefici che hanno dato risposta a migliaia di lavoratori che da anni attendevano il pensionamento. Misure che si sono rilevate molto soddisfacenti per alcuni ma insufficienti per altri visto che, a causa della mancanza di risorse finanziarie sono riservate limitatamente ad alcuni soggetti.
Pensioni, probabile estensione dell'Ape Social
L'Ape è di certo una misura utile per rendere più flessibile l'uscita. Tuttavia, non è molto piaciuta alla maggioranza di lavoratori che, stando alle norme contenute nella Legge di Bilancio 2017 rimarrebbero esclusi. L'Ape social, infatti, darebbe la possibilità di fruire dell'uscita anticipata a partire dai 63 anni di età anagrafica accompagnati dal versamento di 35 anni di contributi. Una misura riservata solo ad una platea ristretta di beneficiari: disoccupati che hanno esaurito la durata degli ammortizzatori sociali, coloro che assistono familiari con disabilità gravi e i cosiddetti lavoratori che nell'arco della loro vita lavorativa hanno svolto mansioni particolarmente usuranti e faticose.
Pensioni, cambia l'Ape? Riforma pensioni 2017
Dopo le dimissioni di Renzi il delicato compito di approvare i decreti attuativi è stato affidato al nuovo Governo Gentiloni che dovrà occuparsi anche di alcune modifiche da apportare a misure come l'Ape e l'#Opzione Donna. I tecnici di Governo, infatti, sono tuttora a lavoro sui correttivi che dovrebbero mirare all'estensione dell'Ape Social ai lavoratori disabili con l'ulteriore abbassamento della percentuale di invalidità che andrebbe dal 74 % al 60 % per favorire così l'accesso ad una platea più ampia.
Ape Pensioni riforma 2017 - Correttivi per l'Opzione Donna
Nel mirino dell'esecutivo, anche una revisione del regime contributivo donna con particolare riferimento all'abolizione di un'estensione del cumulo contributivo gratuito. Non è escluso che, anche la categoria degli esodati potrebbe armare una protesta ai fini del riconoscimento dei diritto sul cumulo gratuito.