Fisco e Dintorni
Annullata cartella da 13 milioni di euro:ecco la sentenza
Il Tribunale di Bari, con sentenza n.3401/2019 passata in giudicato nei giorni scorsi, ha annullato una cartella esattoriale di oltre 13 milioni di euro emessa nei confronti di un cittadino (per chiedere la sentenza info@centrostudisances.it ).
Il contribuente, difeso dall’Avv. Matteo Sances, è riuscito a provare nel corso del processo l’illegittimità delle richieste dell’Agenzia della riscossione (ex Equitalia) poiché esse non risultavano supportate da alcuna prova. Il giudice, infatti, ha accertato come la predetta cartella in realtà non fosse mai stata notificata al contribuente e comunque fosse prescritta ormai da tempo. Il concessionario inoltre è stato condannato anche a pagare oltre 12.000 euro di spese legali.
Sul punto intervengo l’Avv. Sances e l’Avv. Salvatore Donadei, Presidente della Camera Civile Salentina, i quali sottolineano “La vicenda di questo contribuente è stata seguita sin da subito da Camera Civile Salentina e dunque siamo lieti di essere riusciti a far dimostrare la sua totale estraneità alle pretese contestate. Allo stesso tempo, però, non possiamo che esprimere il nostro rammarico per una questione che si sarebbe potuta chiarire in pochi minuti e che invece ha portato a un lungo processo.
Da tempo, infatti, sia Camera Civile Salentina ma anche altre associazioni come ConfimpreseItalia sostengono che le aziende debbano essere coinvolte nel vigilare l’attività dell’Amministrazione Finanziaria, magari attraverso una stretta collaborazione con il Garante del Contribuente. La proposta di queste associazioni nasce dall’idea che maggiore trasparenza dell’azione amministrativa possa contribuire a evitare almeno gli errori più palesi.
Alle precedenti dichiarazioni fanno eco gli Avv.ti Carlo Mormando e Lucia Bianco dello studio VM Law&Sport – di cui l’Avv. Sances è of counsel per le questioni tributarie –“conosciamo il contribuente coinvolto in questa triste storia in quanto dirigente di un’associazione sportiva che seguiamo da tempo e, dunque, siamo molto soddisfatti che il Collega sia riuscito a far accertare le irregolarità commesse dall’agente della riscossione perché, tra l’altro, ciò significa che una persona appassionata e dedita allo sport ed ai suoi valori, potrà continuare a fornire il suo apporto ed a profondere il suo impegno, anche economico, in un settore che svolge un ruolo sociale di preminente importanza nelle realtà territoriali di riferimento”.
Infine, interviene l’Avv. Margherita Kosa, del foro di Milano, che nei giorni scorsi non a caso aveva segnalato evidenti problemi nei rapporti tra Fisco e imprese “Mi associo al Collega Avv. Sances, il quale ha evidenziato e sottolineato che si tratta anche in questo caso di un enorme e palese errore commesso dal Fisco. Sono d’accordo con lui che se ci fosse stata effettiva collaborazione tra il contribuente e Fisco la questione si sarebbe risolta mediante una semplice procedura in autotutela.
Invece no, l’istanza in autotutela presentata dal contribuente è stata totalmente ignorata e, quel che è peggio, l’Agente per la riscossione ha continuato a promuovere azioni esecutive nei confronti dell’imprenditore. Il contribuente si è visto pertanto costretto ad adire in giudizio l’Amministrazione finanziaria e ad affrontare una causa durata oltre 3 anni, subendo i relativi ingenti danni e sostenendo le relative spese.
Si evince anche dalla motivazione della suddetta sentenza che la collaborazione tra Fisco e contribuente è tutt’oggi semplicemente teorica. Il Fisco, infatti, non ha rinunciato alla propria pretesa di ben oltre 13 milioni di euro neanche in sede giudiziale, nonostante sia risultata palesemente illegittima, ma ha insistito per la conferma della stessa, addirittura sulla base di documenti totalmente estranei alla pretesa tributaria. Faccio infine i miei complimenti al Collega Sances, il quale si è dimostrato anche in questa occasione un efficace difensore dei diritti dei contribuenti e continuo a sostenere la sua iniziativa secondo cui è necessario una formula di controllo da parte del contribuente sull’operato del Fisco al fine di evitare danni fatali in capo alle imprese, soprattutto in questo contesto economico particolare”.
Ringraziamo tutti i professionisti coinvolti per le loro dichiarazioni.