Pillole d'Europa
AIUTI AD AGRICOLTURA, ACQUISTO GAS, NUOVE NORME PER FARMACI, SERVIZI DIGITALI
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In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: la nostra attività è agricola e biologica, ci sono bandi europei aperti per noi? Laura Pisu
Risposta: sì. Ad esempio Le segnalo che è aperto un bando della Commissione europea inerente la seconda edizione dei premi dell’Unione Europea per la produzione biologica, un riconoscimento destinato ai diversi attori della catena del valore dell’agricoltura biologica, previsto nel quadro del Piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica europeo. Sono previste sette categorie e otto premi relativi al settore del biologico; saranno selezionati progetti innovativi, sostenibili e replicabili che possano produrre un reale valore aggiunto per la produzione e il consumo di prodotti biologici. I riconoscimenti sono per miglior agricoltore biologico; miglior agricoltrice biologica, regione biologica, città biologica, bio-distretto biologico, migliore piccola e/o media impresa di trasformazione alimentare biologica, miglior dettagliante di alimenti biologici, miglior ristorante/servizio di ristorazione biologico. Per ogni categoria occorre compilare uno specifico modulo di candidatura online. I progetti, per poter essere candidabili, devono essere conclusi, o comunque a un buon livello di realizzazione, che permetta di valutarne il reale valore aggiunto nella promozione dei prodotti biologici. Si possono inoltrare le domande entro il 14 maggio 2023. La premiazione avverrà il 23 settembre, giorno della Giornata europea del biologico. Ecco il link https://agriculture.ec.europa.eu/farming/organic-farming/organic-action-plan/eu-organic-awards_en
Domanda: per noi imprenditori è sempre più caro l’acquisto del gas, cosa fa l’Unione europea per agevolarci? Ruggero Tursino
Risposta: la Commissione europea ha lanciato di recente una procedura del tutto nuova che consente alle imprese europee di registrare il rispettivo fabbisogno di gas attraverso il meccanismo AggregateEU in vista dell'acquisto in comune di gas a livello dell'Unione Europea. Si tratta di un traguardo fondamentale che permette all'Unione Europea di riempire gli impianti di stoccaggio del gas in modo coordinato e tempestivo per affrontare il prossimo inverno, sfruttando il suo potere di mercato collettivo per negoziare prezzi migliori con i fornitori internazionali. I primi contratti di acquisto sono previsti prima dell'estate. Ulteriori gare saranno regolarmente effettuate con cadenza bimestrale nei prossimi dodici mesi. Le iscrizioni al meccanismo AggregateEU sono ancora aperte e finora vi hanno aderito 76 imprese, mentre altre sono in procinto di farlo. Inoltre undici imprese sono disposte a fungere da acquirenti centrali o agenti rappresentanti. AggregateEU è il meccanismo dell'UE che consente l'aggregazione della domanda e l'acquisto in comune di gas. Componente centrale della piattaforma dell'UE per l'energia, mira a sostenere gli sforzi dell'Unione europea di sostituire il gas russo con alternative più affidabili e a garantire un approvvigionamento di gas sufficiente, riducendo nel contempo il rischio che le imprese si facciano concorrenza sul mercato mondiale rilanciando prezzi di acquisto eccessivi. “AggregateEU consentirà alle aziende di ripristinare la piena capacità produttiva, di affrontare il problema dei rincari dell’energia” ha detto Maroš Šefčovič, vicepresidente per le Relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche dell’Unione europea
Domanda: c’è una emergenza farmaci, non c’è un intervento europeo in questo ambito? Rosalia Fuscetta
Risposta: sì. La Commissione europea ha proposto una riforma sostanziale della legislazione farmaceutica dell'Unione Europea per renderla più agile, flessibile ed adeguata alle esigenze dei cittadini e delle imprese comunitarie. La revisione migliorerà la disponibilità e l'accessibilità, anche in termini di prezzi, dei medicinali. Sosterrà l'innovazione e darà slancio alla competitività e all'attrattiva dell'industria farmaceutica dell'Unione Europea promuovendo al contempo i parametri ambientali più elevati. La presente riforma è volta a superare sfide di fondamentale importanza. I medicinali autorizzati nell'UE non giungono ancora ai pazienti con sufficiente rapidità e non sono accessibili in egual misura in tutti gli Stati membri. Vi sono notevoli lacune in termini di risposta a esigenze mediche non soddisfatte, malattie rare e resistenza antimicrobica. I prezzi elevati dei trattamenti innovativi e le carenze di medicinali rimangono causa di forte preoccupazione per i pazienti e i sistemi sanitari. La revisione comprende proposte di una nuova direttiva e di un nuovo regolamento che rivedono e sostituiscono la legislazione farmaceutica esistente, anche per quanto riguarda i medicinali per uso pediatrico e per le malattie rare. Si punta acreare un robusto mercato unico dei medicinali tale da garantire che tutti i pazienti nell'intera Unione Europea dispongano di un accesso tempestivo ed equo a medicinali sicuri, efficaci e a prezzi accessibili.
Domanda: c’è un nuovo regolamento europeo sui servizi digitali, ma di cosa si tratta nel concreto? Non ne parlano molto i giornali, può darmi qualche dettaglio? Mirko Guspidi
Risposta: la Commissione europea ha adottato le prime decisioni di designazione a norma del regolamento sui servizi digitali, che riguardano 17 piattaforme online di dimensioni molto grandi (ad es. Alibaba, Facebook, Booking, Google, Zalando ed altri) e due motori di ricerca online (Bing e Google Search) di dimensioni molto grandi, con un raggio d'azione di almeno 45 milioni di utenti attivi al mese. Le società designate hanno ora quattro mesi di tempo per conformarsi a tutti i nuovi obblighi stabiliti dal regolamento sui servizi digitali. Tali obblighi mirano a conferire autonomia e responsabilità e a proteggere gli utenti online, compresi i minori, imponendo ai servizi designati di valutare e attenuare i propri rischi sistemici e di predisporre solidi strumenti di moderazione dei contenuti. Ciò comporta in particolare più potere agli utenti, moderazione dei contenuti più diligente, meno disinformazione, più trasparenza e assunzione di responsabilità. Ad esempio le piattaforme devono garantire che le loro valutazioni dei rischi e la loro conformità a tutti gli obblighi imposti dal regolamento sui servizi digitali siano sottoposte a un audit esterno e indipendente; le piattaforme dovranno dare ai ricercatori l'accesso ai dati accessibili al pubblico. In un secondo tempo sarà istituito un meccanismo specifico per i ricercatori abilitati; le piattaforme devono pubblicare relazioni di trasparenza sulle decisioni di moderazione dei contenuti e sulla gestione dei rischi. I piani di attenuazione dei rischi delle piattaforme e dei motori di ricerca designati saranno oggetto di audit e di vigilanza indipendenti da parte della Commissione europea. L'osservanza del regolamento sui servizi digitali sarà garantita da un'architettura di vigilanza paneuropea. Per garantire il rispetto del regolamento sui servizi digitali, la Commissione europea sta inoltre rafforzando le proprie competenze multidisciplinari interne ed esterne e ha recentemente istituito il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (ECAT), che la coadiuverà valutando se il funzionamento dei sistemi algoritmici sia in linea con gli obblighi di gestione dei rischi. La Commissione europea sta inoltre istituendo un ecosistema di applicazione digitale che riunisce le competenze di tutti i settori pertinenti.
Domanda: lavoro nel settore della commercializzazione dei prodotti agroalimentari, ho sentito che ci saranno delle revisioni europee sulle norme in essere, di cosa si tratta? Romeo Nutto
Risposta: la Commissione europea ha proposto di rivedere le vigenti norme che riguardano la commercializzazione di una serie di prodotti agroalimentari, quali frutta e verdura, succhi e confetture di frutta, miele, pollame o uova. Le revisioni proposte dovrebbero aiutare i consumatori a operare scelte informate per una dieta più sana e contribuire a prevenire gli sprechi alimentari. Tra le scelte proposte dalla Commissione europea ci sono per l’etichettatura di origine norme più chiare e obbligatorie per miele, frutta a guscio e frutta secca, banane mature, frutta e verdura rifilate, trasformate e tagliate (come le foglie di insalata confezionate). In caso di miscele, occorrerà riportare sull'etichetta il o i paesi di origine. Il fatto di elencare i paesi di origine consentirà di aumentare la trasparenza per i consumatori, oltre a promuovere la produzione di questi prodotti nell'Unione Europea; contro gli sprechi alimentari ci sono revisioni proposte che riguardano sia i rifiuti alimentari che quelli di imballaggio. Ad esempio, per gli ortofrutticoli esteticamente meno attraenti (con difetti esterni, ma comunque adatti al consumo locale/diretto) venduti a livello locale e direttamente dai produttori ai consumatori è prevista una deroga dalle norme di commercializzazione; per l’imballaggio i prodotti destinati alla donazione potrebbero essere esentati dai principali requisiti di etichettatura; ciò potrà ridurre gli adempimenti burocratici e le esigenze di etichettatura, facilitando il lavoro degli operatori; i succhi di frutta potranno recare la menzione "senza zuccheri aggiunti" per chiarire che, contrariamente ai nettari di frutta, i succhi non possono per definizione contenere zuccheri aggiunti, una caratteristica di cui la maggior parte dei consumatori non è a conoscenza; per le confetture e marmellate il contenuto di frutta sarà portato da 350 a 450 grammi minimi (550 per i prodotti di alta qualità) per chilogrammo di prodotto finito. Con l'aumento generalizzato del contenuto di frutta, ai consumatori verrebbe offerto un prodotto con meno zuccheri liberi e una quantità di frutta superiore a quella attuale. Il termine "marmellata", finora autorizzato soltanto per le confetture di agrumi, si applicherebbe a tutte le confetture, in modo da adeguare il nome del prodotto a quello più utilizzato a livello locale; per le uova, i pannelli solari potrebbero essere introdotti nei sistemi di produzione all'aperto per stimolare l'approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. Anche la stampigliatura delle uova verrebbe effettuata direttamente in azienda per migliorare la tracciabilità. Le proposte per gli ortofrutticoli freschi, le uova e il pollame sono oggetto di atti delegati e di esecuzione. I testi resteranno aperti al riscontro del pubblico per un mese. Successivamente, gli atti delegati saranno adottati e sottoposti all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio per un periodo di due mesi. La Commissione europea li pubblicherà al termine di questa procedura. Le proposte riguardanti confetture, marmellate, succhi di frutta e miele sono incluse in direttive e seguiranno il processo colegislativo ordinario del Parlamento europeo e del Consiglio prima della loro pubblicazione ed entrata in vigore. Parallelamente, la Commissione europea intende trasmettere al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione riguardante la prossima adozione di nuove norme di commercializzazione per il sidro di mele e di pere e per l'etichettatura di origine dei legumi secchi. Questi prodotti non sono attualmente soggetti alle norme di commercializzazione del regolamento sull'organizzazione comune dei mercati. Le norme di commercializzazione dell'UE hanno la funzione di garantire la qualità dei prodotti, la tutela dei consumatori e la coerenza delle regole all'interno del mercato europeo. Facilitano inoltre gli scambi con i paesi terzi.
Domanda: si parla tanto di divulgazione scientifica, ma ci sono iniziative europee per darle rilievo? Barbara Vincenzi
Risposta: sì. Tra le diverse iniziative segnalo la XXV Edizione Premio Scientifico "Capo d'Orlando"- Maggio 2023 -Vico Equense (Napoli). che la Fondazione Discepolo -Museo Mineralogico Campano ha organizzato e che ha come Presidente Onorario il Prof. Paul Nurse, Premio Nobel per la Medicina e Direttore del Francis Crick Institute di Londra. La manifestazione pubblica avrà luogo martedì 23 Maggio alle ore 18.00 nello storico Castello Giusso e si impernierà su conferenze ed interventi dei premiati delle varie sezioni. Ha ottenuto il patrocinio della associazione UGIS e sarà presente il dott. Eugenio Sorrentino. Per la sezione Scienza sarà premiato il Prof. Svante Paabo, Premio Nobel per la Medicina 2022, Direttore dell'Istituto di Antropologia Evolutiva del Max Planck Institute di Lipsia. Lo scienziato svedese ha scoperto il genoma dell’Uomo di Neanderthal evidenziandone lo stretto legame con il nostro DNA, rapporto fondamentale nella ricerca medica applicata al contrasto ed alle cure di tante attuali patologie. Per la sezione “Divulgazione” la targa d’argento sarà consegnata al Prof. Giuseppe Remuzzi, tra i più noti ed autorevoli scienziati italiani, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano. Per la “Comunicazione Multimediale” sarà premiato il Prof. Giorgio Manzi dell’Università “Sapienza” di Roma ed Accademico dei Lincei. Per la sezione “Management Culturale” ritirerà il riconoscimento il Prof. Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei. Per la Sezione “Scienza e Industria” sarà insignito il Dr.Carlo Pontecorvo, Presidente di Ferrarelle SpA, mentre per “Scienza e Alimenti” il premio sarà consegnato al Prof. Maurizio Bifulco dell’Università “Federico II”. La manifestazione culturale sarà presieduta del Prof. Matteo Lorito, Rettore dell’Università “Federico II” di Napoli.
Domanda: perché si festeggia il 9 maggio? Ludovica Fermi
Risposta: c’è in effetti poco da festeggiare visto che l’Unione europea non riesce a rafforzare il proprio ruolo in modo indipendente e univoco e non risulta essere capace di diplomazia ad alto livello per evitare che la guerra tra Russia e Ucraina prosegua e si affida e quasi si piega ad una dittatura come la Cina. Tuttavia il 9 maggio l'Unione europea festeggia ogni anno la Giornata dell'Europa 2023, in commemorazione della dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950. Per celebrare questa ricorrenza speciale le istituzioni dell'UE, comprese le delegazioni e le rappresentanze in tutto il mondo, organizzano una serie di attività online e in presenza che permetteranno di scoprire e conoscere più da vicino l'Unione europea. Nel prossimo mese di maggio la Giornata dell'Europa costituirà un punto d'incontro per saperne di più su come l'Unione europea supporti la pace, la sicurezza e la democrazia con la sua determinazione di fronte alla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina e ad altri conflitti nel resto del mondo. La Giornata dell'Europa 2023 consentirà inoltre ai visitatori di conoscere meglio l'impegno dell'UE a costruire un'Europa verde, digitale e competitiva, equa e qualificata, forte, resiliente e sicura. Particolare rilievo verrà dato in questa edizione anche all'Anno europeo delle competenze 2023, al via ufficiale proprio il 9 maggio. Il giorno stesso e nei giorni precedenti e successivi le istituzioni dell'UE organizzeranno numerose attività interattive nelle sedi locali dei 27 Stati membri e in tutto il mondo. I cittadini dell'UE potranno conoscere da vicino le istituzioni dell'UE a Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo. Il 9 maggio è in programma anche il Festival dell'Anno europeo delle competenze, che a sua volta prevede un vasto programma di iniziative incentrate sulle competenze in diverse località d'Europa. Sul sito web dell' nno europeo delle competenze sono disponibili maggiori informazioni e ulteriori dettagli sulle attività organizzate a livello locale in tutta Europa. Anche le delegazioni dell'UE celebreranno la Giornata dell'Europa e in Italia ne abbiamo due, una con sede a Milano e una con sede a Roma.