Pillole d'Europa
AIUTI PER ECONOMIA CIRCOLARE, SOCIAL HOUSING, INIZIATIVE PER GIOVANI
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: ci sono fondi europei per progetti di economia circolare? Caterina Giovannetti
Risposta: sì. La Commissione europea ha in attuazione il Piano d'azione dell'Unione Europea per l’economia circolare con fondi per il potenziamento dei prodotti sostenibili, per la responsabilizzazione dei consumatori verso la transizione verde, per la revisione del regolamento sui materiali da costruzione e con una strategia sui tessili sostenibili; con nuove regole per il design degli imballaggi, fondi per incentivare il riutilizzo e il riciclo, la transizione verso plastiche a base biologica, biodegradabili e compostabili. L’economia circolare rientra negli stanziamenti previsti con il fondo europeo per gli investimenti strategici, con i fondi strutturali europei, con le UIA- azioni urbane innovative. Di recente poi a Milano con la manifestazione ”Fà la cosa giusta” (22-24 marzo 2024), fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, diversi stand erano di realtà aiutate con i fondi europei (aziende agricole, realtà del turismo ecosostenibile, associazioni, produzione di cibi di alternativa vegetale etc.). Come la fattoria della mandorla che a Quasano, nel parco nazionale dell’alta Murgia, ha realizzato un progetto a filiera circolare che valorizza la mandorla creando diversi prodotti come il burro vegetale di mandorla, prodotti vegani da anacardi e altre componenti ecosostenibili; come Alexe Cosmin, giovane che era un Neet e poi ha trovato coraggio nell’aprire la sua attività nel 2015 come importatore di spezie, frutta disidratata per aiutare le persone a reperire tutti i prodotti di cui loro necessitano per migliorare il loro stile di vita; o come Tatiana che ricicla vecchi orologi e dà loro nuova vita con la sua capacità di arte in divenire come ha chiamato la sua attività. Di recente inoltre al concorso europeo – selezione italiana “I giovani e le scienze” a Milano sono stati premiati diversi progetti di giovani (14-20 anni) che hanno ideato soluzioni innovative di economia circolare come il progetto intitolato “Recupero dell’alluminio: una risorsa sostenibile per il futuro” realizzato dagli studenti Giovanni Quattromani (2005), Leonardo Massaccesi (2005), Tommaso Uncini (2005) dell’Istituto d’Istruzione Superiore Galilei di Jesi che consente il recupero dell’alluminio da materiali riciclabili tramite un metodo semplice e innovativo ideato da loro che è applicato ai poliaccoppiati ed alle vaschette. Il metodo proposto riduce inoltre possibili fonti di inquinamento perché non disperde questo metallo nell’ambiente e produce un composto direttamente utilizzabile. Hanno vinto, grazie alla FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, di recarsi a Zientzia Bilbao Science Fair a Bilbao (22-25 maggio) per rappresentare l'Italia con questo progetto.
Domanda: siamo una cooperativa di abitazione e lavoriamo in Emilia Romagna, ci sono fondi europei per il social housing? Nuccia Ruperti
Risposta: sì. Proprio in Emilia Romagna è aperto un bando relativo al Social Housing. Si punta ad un coordinamento delle politiche abitative con gli indirizzi della pianificazione territoriale della regione Emilia Romagna, promuovendo l’incremento della disponibilità di alloggi di edilizia residenziale sociale (ERS), prioritariamente attraverso la riqualificazione e la rigenerazione urbana sostenibile del patrimonio edilizio esistente, contrastando il consumo di suolo derivante dalla dispersione degli insediamenti nel territorio rurale. Si possono inoltrare proposte che prevedano la realizzazione di progetti innovativi e sperimentali riguardo alle forme dell’abitare, caratterizzate, in particolare, dalla capacità di favorire pratiche di condivisione e socialità, di generare esternalità positive per il contesto e per la collettività, rafforzando la coesione sociale tra i cittadini e l’integrazione tra pmi, servizi di welfare pubblici e privati. Le proposte dovranno dare risposta al fabbisogno abitativo e alle dinamiche sociali in evoluzione, rivolgendosi principalmente alle fasce di popolazione che faticano a misurarsi con il mercato libero della locazione, rimanendo al contempo escluse dall’accesso all’edilizia residenziale pubblica, intervenendo nei territori urbanizzati per contenere il consumo di suolo e prevedere strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici. Le proposte che si intendono finanziare dovranno promuovere l’accesso all’abitazione a canoni inferiori a quelli di mercato, sostenendo l’interdisciplinarità ed il supporto ad altre politiche pubbliche di welfare locale, anche con riguardo a specifiche fragilità e categorie di beneficiari; rappresentare esempi di qualità edilizia (in termini di scelte architettoniche, flessibilità spaziale e tipologica, innovazione tecnologica di efficientamento e sostenibilità) integrati e volti a ricucire le relazioni con il tessuto urbano ed il sistema dei servizi, preferibilmente rispetto ad ambiti urbani degradati o socialmente difficili; esprimere interessi collettivi e temi condivisi, garantiti anche attraverso l’ascolto, la partecipazione ed il coinvolgimento della cittadinanza, intercettando problemi e proponendo soluzioni ed azioni aventi esternalità positive per i contesti di riferimento, sia verso la comunità di residenti ed abitanti insediati negli immobili oggetto di intervento, sia per quella ricadente nell’ambito di vicinato e/o di quartiere; innovare le forme di gestione con riferimento sia alla gestione immobiliare che sociale, assicurando condizioni di fattibilità (tecnico-amministrativa e finanziaria) e di buona riuscita dei progetti in tutte le sue fasi. E’ previsto un percorso di accompagnamento e di progettazione condivisa che possa definire sistemi e modelli di valutazione degli impatti e del valore prodotto. Le risorse destinate alla realizzazione sono pari a sette milioni di euro. Possono partecipare al bando gli operatori autorizzati a realizzare alloggi ERS, e nello specifico quindi cooperative di abitazione e loro consorzi, imprese di costruzione o loro consorzi.
Domanda : siamo una associazione di giovani che fa progetti per i giovani ci sono dei fondi europei per noi? Gianni Fortisca
Risposta: sì. Se fate attività di volontariato ci sono i fondi del programma Corpo europeo di solidarietà (https://youth.europa.eu/solidarity/mission_it) che cofinanzia progetti sia in Italia che all’estero; mentre se volete rendere i giovani attivi con consultazioni su temi quali la cooperazione vi segnalo ad esempio il bando “Youth4Cooperation: the future of cooperation”, che rimane aperto fino al 3 aprile 2024. La nuova call punta a selezionare tre organizzazioni che lavorano con i giovani in Unione europea, che avranno il compito di realizzare un processo di consultazione che coinvolga i giovani, in particolare quelli che sono membri dei Consigli della Gioventù o di altri organismi che operano a stretto contatto con le quattro strategie macroregionali dell’UE e i programmi Interreg. La Commissione europea mette a disposizione per questo bando complessivamente 30mila euro. Ciascuno dei tre beneficiari selezionati potrà ricevere 10mila euro per l’attuazione del proprio progetto.