Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
FONDI PER BIOENERGIA ED EOLICO, NORME CONTRO ABUSI SU MINORI ON LINE

Ursula  von der Leyen, Commissione europea

Domanda: come mai ci si sveglia solo ora a discutere su scelte di impianti eolici, ad esempio, in Sardegna?  Marco Biscardo
Risposta
: in effetti ha ragione, si sapeva da diversi anni quali erano le scelte politiche e strategiche per l’eolico in Unione europea e quali progetti erano stati presentati dall’Italia ad esempio per la Sardegna. Si può essere pro o contro, certo è che dovremmo monitorare meglio ciò che viene deciso prima e non protestare solo quando le decisioni e gli impegni sono già stati presi. il decreto Draghi del 2021 prevede in Sardegna l'installazione nell'isola di pale eoliche e di pannelli fotovoltaici per un minimo di 6,2 gigawatt. Gli impianti eolici installati nell'Unione europea sono stati sinora per lo più di produzione interna, forniti da un mercato unionale in cui i principali fabbricanti europei rappresentavano l'85 per cento (il 94 per cento nel settore offshore). La fabbricazione delle turbine e dei loro componenti (pale, navicelle e torri, scatole di ingranaggi, fondazioni, sottostazioni, generatori ecc.) è distribuita in tutto il territorio dell'Unione europea e rappresenta perciò un bacino importante di posti di lavoro: si stima che l'intero settore eolico offra tra 240mila e 300mila posti di lavoro diretti e indiretti nell'Unione europea e che circa 45mila (il 28 per cento dei posti di lavoro diretti) siano nelle fabbriche di turbine e componenti.  Questa quota però era scesa dal 42 per cento nel 2020 al 35 per cento nel 2022, soprattutto a causa della rapida diffusione dell'energia eolica in Cina, che si appoggia principalmente al settore manifatturiero nazionale in crescita. Delle 10 maggiori imprese di produzione di turbine eoliche nel mondo (che soddisfano oltre l'80per cento della domanda mondiale), quattro hanno sede nell'Unione Europea e quattro in Cina. Il “Piano d'azione europeo per l'energia eolica” era già stato presentato il 24 ottobre 2023. La consultazione con i portatori di interesse si era tenuta il 30 gennaio 2024 a Bruxelles presso il Comitato delle Regioni. La strategia riveduta dell'UE per la sicurezza marittima affronta pure le minacce a cui sono esposte le infrastrutture marittime critiche, compresi gli impianti eolici offshore, e ne migliora la sorveglianza, la protezione e la resilienza agli attacchi convenzionali, ibridi e informatici. Tra le altre fonti di sostegno degli investimenti nell'industria manifatturiera e nell'installazione dell'energia eolica vi è il programma InvestEU, nell'ambito del quale sono stati finora approvati prestiti del valore di oltre 1,8 miliardi di EUR accordati dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) a progetti eolici. Il programma di ricerca Orizzonte Europa ha erogato circa 250 milioni di EUR a progetti in questo campo. Il Fondo di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo per una transizione giusta sostengono l'innovazione, lo sviluppo della capacità industriale, in particolare nelle piccole e medie imprese e la diffusione dell'energia eolica, sulla base di programmi nazionali e regionali della politica di coesione. Il sostegno della politica di coesione soltanto per l'installazione degli impianti dovrebbe superare i 580 milioni di euro nel periodo 2021-2027, per un totale di 819 milioni di euro considerando anche i contributi nazionali. Inoltre l'iniziativa "Accele-RES” europea ha dato priorità all'accelerazione delle autorizzazioni puntando decisamente sulla digitalizzazione delle procedure autorizzative nazionali in tutta l'Unione Europea e sostenendo la formazione del personale delle autorità nazionali competenti. In determinati Stati membri questa azione beneficia di sostegno a titolo del capitolo REPowerEU del piano di ripresa e resilienza. Per un'attuazione rapida delle disposizioni in materia di autorizzazione contenute nella direttiva Rinnovabili, gli Stati membri sono stati incoraggiati a usare lo strumento di sostegno tecnico europeo. E’ operativa una piattaforma digitale interattiva dell'Unione europea nella quale è pubblicata la pianificazione delle aste negli Stati membri dell’Unione europea. Ogni Stato membro ha assunto impegni precisi e concreti, formalizzati entro la fine del 2023, sui volumi di energia eolica da installare almeno per il periodo 2024-2026, fornendo una panoramica chiara e credibile dell'energia eolica installata nei prossimi anni. Questi impegni dovrebbero completare quelli ambiziosi assunti per l'energia offshore, vale a dire installare 111 GW nei bacini marini dell'Unione europea entro il 2030. La cooperazione in materia di energia nei mari del Nord (North Sea Energy Cooperation, NSEC), aveva adottato una dichiarazione congiunta  in cui fissava un nuovo obiettivo aggregato, vale a dire raggiungere almeno 260 GW di energia eolica offshore entro il 2050 con obiettivi intermedi di almeno 76 GW entro il 2030 e 193 GW entro il 2040. Stranamente poi nessuno parla invece di altri progetti estremamente positivi, come il progetto CO2 Battery ad Ottana – Energy Dome, nato da una società con sede a Milano, che ha sviluppato la batteria a CO2, una tecnologia di stoccaggio dell’energia di lunga durata basata sull’anidride carbonica allo stato liquido. La batteria a CO2 è in grado di offrire uno stoccaggio di durata superiore o uguale a dieci ore, offrendo così un vantaggio competitivo rispetto alle batterie agli ioni di litio. Con il sostegno del Partenariato UE-Catalyst il progetto sfocerà nella costruzione in Sardegna del primo impianto di dimostrazione commerciale della batteria a CO2 per lo stoccaggio di energia mai realizzato. Per quanto concerne la Sardegna e gli impianti eolici nel sud parlare di “impatti visivi” a distanza di 19 miglia marine dalla costa significa strumentalizzare un aspetto percettivo tutto da dimostrare dal momento che, sebbene si parli di torri di circa 280 metri queste, a 35 chilometri di distanza possono risultare, in giornate di tempo buono e cielo terso, come poco più di un segno all’orizzonte. Non si valuta abbastanza invece l’aspetto innovativo del progetto che prevede piattaforme galleggianti per sostenere le torri, e già questo indica come si tratti di impianti che in futuro possono avere una possibilità di rimozione certamente più facilitate che non le strutture tradizionali. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: "Con la normativa sull'industria a zero emissioni nette, l'UE dispone ora di un contesto normativo che consente una rapida espansione della capacità di produzione di tecnologie pulite. Il regolamento crea le migliori condizioni per i settori fondamentali al fine di conseguire l'azzeramento delle emissioni nette entro il 2050. La domanda è in crescita a livello europeo e mondiale, e ora siamo attrezzati per soddisfarne una fetta maggiore con l'offerta europea. Creando un contesto imprenditoriale unificato e prevedibile per il settore della produzione delle tecnologie pulite, la normativa sull’industria a zero emissioni nette aumenterà la competitività e la resilienza della base industriale dell'UE, sostenendo la creazione di posti di lavoro di qualità e una forza lavoro qualificata. Attueremo tutte le misure per contrastare penalizzazioni o dipendenze di industrie europee rispetto al mercato cinese”.


Domanda: sono in aumento gli abusi sessuali su minori on line, si sta facendo qualcosa a livello europeo? Nuccia Valenti
Risposta
: sì. Con 469 a favore, 112 contrari e 37 astensioni, gli eurodeputati hanno approvato una proroga temporanea dell'attuale deroga alla legislazione e-Privacy che consente l'individuazione volontaria, da parte delle piattaforme Internet, di materiale pedopornografico online (Child Sexual Abuse Material, CSAM). La deroga è stata prorogata dal Parlamento europeo fino al 3 aprile 2026. Nel frattempo gli eurodeputati sperano di raggiungere un accordo con i governi dell’Unione Europea su un quadro giuridico definitivo per prevenire e combattere gli abusi sessuali online sui minori. Allo stesso tempo, saranno armonizzate le tipologie di dati che devono essere condivisi da imprese, Stati membri e istituzioni europee sulle misure messe in atto per individuare materiale pornografico. Secondo la Commissione europea infatti, l'assenza di un modello unico per la raccolta dei dati ha portato a notevoli disparità nei materiali raccolti, andando a incidere sull'efficacia delle misure e sulla capacità di monitorare il loro impatto.

Domanda: siamo una media impresa innovativa nel settore della bioenergia, ci sono opportunità europee di business a cui potemmo aderire? Vincenzo Davario
Risposta:
potete partecipare all’India Bio Energy & Tech Expo 2024 che è organizzata congiuntamente dalla Federazione indiana di Green Energy e MM Activ Sci - Tech Communications in programma dal 2 al 4 settembre 2024 a Yashobhoomi, IICC, Dwarka,  a Nuova Delhi. L'Expo sarà incentrato sulla bioenergia e sulle tecnologie coinvolte poiché il settore sta accelerando il passo. Le fonti emergenti di bioenergia/biogas compresso (CBG) sono pellet e bricchette di biomassa, etanolo, bio-diesel, termovalorizzazione e bio-mobilità. La domanda di bioenergia e delle sue varie fonti è in aumento poiché anche l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo Net Zero entro il 2070 sarebbe sostenuto dall’innovazione in questi ambiti. La rete EEN della Commissione europea organizza B2B gratuiti tra imprese, centri di ricerca, professionisti, università per favorire il networking e la cooperazione produttiva commerciale. 

 
 
 






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