Il Sociale
Lotta della Fondazione SDL all’usura bancaria
Nell’ultimo mese, in tutta Italia, si è tenuta una serie di convegni dedicati al delicato tema delle anomalie bancarie e finanziarie. Quasi sempre si è trattato di incontri organizzati o patrocinati dalla Fondazione SDL che, forte di un centro studi iperspecializzato, è in grado di analizzare approfonditamente qualsiasi tipo di contenzioso con il sistema finanziario-bancario, proponendosi come obiettivo ultimo quello “di ripristinare la trasparenza nei rapporti economici spesso viziati da anomalie”, prevalentemente dai fenomeni dell’anatocismo e dell’usura.
L’ultimo di questi convegni si è svolto lo scorso venerdì 23 ottobre, al Teatro del Casinò di Sanremo, con il titolo “L’usura nella Banca e della Banca”. In questo contesto, numerose personalità si sono confrontate su come difendersi, dal punto di vista del consumatore, da anatocismo e usura sui conti correnti, irregolarità fiscali (atti impositivi, es. cartelle esattoriali) e anomalie finanziarie (derivati, swap, mutui, leasing). L’evento, organizzato dagli Ordini territoriali della Provincia di Imperia dei Consulenti del lavoro, degli Avvocati, dei Dottori commercialisti e dei Revisori contabili, assieme alla Fondazione SDL - che ha diffuso i primi dati statistici ottenuti dall’analisi di più di 170.000 rapporti bancari e finanziari - ha registrato un elevato numero di presenze e la partecipazione dei più importanti esperti del settore.
Fra questi, l’avvocato Serafino di Loreto, presidente della fondazione SDL - giunta al quinto anno di attività - e docente di numerosi corsi di laurea, ormai in prima linea nella lotta alle anomalie bancarie e finanziarie: non solo anatocismo e usura, ma anche derivati, truffe contrattuali o fideiussioni di eccessiva onerosità. Il giorno prima, il 23 ottobre, all’hotel Excelsior di Napoli, è partita invece l’avventura di Favor Debitoris, associazione e sito web che, anche in questo caso, mira a perseguire le truffe e gli errori compiuti dal sistema bancario. Il suo “capitano” è l’attivissimo avvocato Biagio Riccio che si batte contro una legislazione che oggi “è a favore delle banche, con i magistrati che si uniformano alle direttive della Banca di Italia e decidono contro i risparmiatori”. Secondo l’avvocato Riccio, infatti, “iI governo è prono ai diktat della Banca Centrale Europea, a prescindere dalla realtà economica e reddituale specifica di ogni Paese”.
Favor Debitoris ha annunciato, quindi, di operare per modificare almeno il quadro appena tratteggiato; in modo da “conferire la dignitas, come valore costituzionale, nella tutela del risparmiatore, parte debole della relazione bancaria”. L’ambizione è quella di contribuire “a ripristinare l'aequitas nella relazione bancaria, in ricordo del disegno di Lelio Basso, Piero Calamandrei, Luciano Violante, Padre Rastrelli: attuare, cioè, l'articolo 3 della nostra Carta Costituzionale”. L’avvocato Riccio e Favor Debitoris gireranno l'Italia per trovare le migliori adesioni al loro progetto nel campo della cultura, del diritto, dei “corpi sani della società civile” e del volontariato. Intanto, è già stato presentato un disegno di legge, consegnato nelle mani del senatore Buemi, atto a delineare un sistema sanzionatorio più chiaro, in caso di erronea segnalazione alla centrale rischi.
Del resto, già un mese fa, all'Auditorium Stant'Artemio di Treviso, SDL Centrostudi aveva presentato il primo rapporto nazionale sull'usura praticata dalle banche utilizzando come campione chi si è rivolto allo stesso SDL. Si tratta di 46.887 conti correnti in capo a 14.000 imprese, per un complesso di 125.000 unità di occupati. Le fenomenologie studiate riguardano l'usura oggettiva, l'usura soggettiva e l'anatocismo nei valori dei trimestri. Secondo lo studio emerge un fenomeno "imponente e devastante": il 99% dei conti correnti presenterebbe anomalie, il 71 %, addirittura, presenterebbe usura. Sventolando questo rapporto, SDL Centrostudi arriva a concludere che “la crisi finanziario economica, mentre provoca acuta sofferenza nelle famiglie e nelle imprese, attiva inaccettabili comportamenti di “business sulle difficoltà”, con aggressioni al patrimonio industriale, artigianale, agricolo e dei servizi che connota il tradizionale corpo produttivo dell'Italia".