Il Sociale
Taranto, aggressione xenofoba contro una 19enne brasiliana
Alessandro Frezzato
“Questa non e ‘ casa tua. Te ne devi andare, straniera di m…..”. Questi sono gli insulti chiaramente razzisti, usciti dalle bocche di tre ragazze di 19 anni dopo aver sentito una loro coetanea di origine brasiliana, che parlava al telefonino in portoghese con la madre. Avendo avuto quindi la conferma che la ragazza non era un’italiana, “autentica”, l’anno aspettata fuori da un negozio del centro di Taranto, pronte ad aggredirla sia fisicamente e sia verbalmente. Le tre scellerate (per non dire di peggio) si sono, infatti, nascoste dietro all’angolo, tra via Veneto e via Puglia e appena la ragazza gli è passata davanti, l’anno presa per i capelli, picchiata e spintonata nel tentativo di portarla in luogo più appartato.
La vittima dell’aggressione di stampo razzista è appunto una 19 enne brasiliana di origine ma tarantina di adozione. “Mia figlia parla italiano meglio di Matteo Salvini e del 60 per cento dei tarantini. Vive regolarmente in Italiana dal 2007”, racconta il padre tarantino. Proprio lui stesso ha denunciato il rammaricante accaduto. “Le hanno urlato parolacce e insulti per il solo fatto di avere un colore di pelle leggermente più scura e parlava in un’altra lingua”, dice il papà della ragazza.
Tale vigliacca aggressione a sfondo xenofobo lascia sorpresi, in primo luogo per via del fatto che non e’ comprensibile come si possa scagliarsi contro una persona, con questa violenza semplicemente perché non sei italiano e hai un colore della pelle differente. Mentre in secondo luogo in quanto le responsabili del pestaggio sono delle giovani ragazze cresciute quindi in sempre più multi-etnica.