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America's Cup, niente vento. Le barche high-tech si arrendono
Per tutti restera' 'Marvelous', il Meraviglioso Marvin Hagler, dominatore dei medi dall'80 all'87. La scomparsa a 66 anni del fuoriclasse americano della boxe, uno dei piu' grandi pugili della storia, e' arrivata all'improvviso sabato sera, nell'ora in cui l'America si fermava davanti alla tv per vederlo salire sul ring. La notizia e' stata data dalla moglie, Kay, sulla pagina ufficiale su Facebook del Fan Club di Hagler. Nel giro di pochi minuti sono arrivati sui social migliaia di commenti, in rete sono apparsi i filmati degli incontri piu' importanti.
Per la prima volta la 36esima America's Cup deve alzare bandiera bianca, ricordando che alla fine l'elemento naturale e' ancora decisivo nella vela. La tecnologia da Formula Uno di Luna Rossa e Team New Zealand non ha potuto fare niente davanti all'assenza di vento. Servivano almeno 6,5 nodi di media, ma sul Golfo di Hauraki ce ne erano 5, troppo pochi per permettere alle due imbarcazioni di sfidarsi sul campo di regata. Da ore lo specchio d'acqua era stato invaso da migliaia di tifosi e decine di imbarcazioni. Molti anche i tifosi italiani. La giornata era soleggiata, la temperatura di 24 gradi.
La prima gara, la settima della sfida, chiusa al momento sul 3-3, e' stata rinviata una prima volta, in attesa di un cambiamento del tempo. Poi e' arrivata la prima comunicazione: partenza alle 16,52 locali, le 4,52 in Italia. Poi alle 16,57. E alle 17. La commissione aveva pensato di annullare la prima regata, e far svolgere solo la seconda delle due gare in programma. Ma l'attesa non e' stata premiata: il vento e' rimasto debole. Cosi', dopo un'ora e mezzo e' arrivata la comunicazione: "l'intera giornata e' stata sospesa". Luna Rossa e Team New Zealand ci riproveranno domani, orario previsto alle 16,15, le 4,15 di stanotte in Italia. Vento permettendo.