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Andrea Agnelli umiliato da El Pais: "Personaggio minore della famiglia"
Il quotidiano spagnolo attacca il presidente della Juventus: "Superleague impresa troppo grande anche per il suo cognome"
El Pais ha pubblicato un articolo al vetriolo contro Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus viene sminuito e definito un "personaggio minore" in famiglia e nel calcio europeo
Nonostante il sostanziale fallimento del progetto Superleague, la questione tiene ancora banco in diversi Paesi anche in virtù delle minacce dell'Uefa nei confronti dei club fondatori. Le squadre più rischio sanzioni sono Real Madrid, Barcellona e Juventus. Proprio il presidente bianconero, Andrea Agnelli, è stato descritto dal numero uno dell'Uefa, Aleksander Ceferin, come un bugiardo e persino "terrapiattista". Ieri il quotidiano spagnolo El Pais ha dedicato un articolo ad Andrea Agnelli a firma di Daniel Verdù e dal titolo polemico "Una macchia sulla leggenda Agnelli".
El Pais umilia Andrea Agnelli: "Un personaggio minore della dinastia. Superleague impresa troppo grande anche per il suo cognome"
"È l’unico della sua generazione che è riuscito a perpetuare il nobile cognome, ma le sue imprese – né il suo fisico – non sono mai state le più straordinarie della famiglia. - scrive il giornalista spagnolo - La Superliga, in cui Florentino Pérez si è imbarcato, è stata l’occasione per lasciare il segno con un progetto che avrebbe rivoluzionato lo sport".
El Pais lo definisce "un personaggio minore della dinastia" che nonostante abbia riportato la Juventus ai vertici del calcio italiano ed europeo con nove Scudetti di fila e due finale di Champions League dopo la caduta in Serie B con il progetto Superleague avrebbe fatto il passo più lungo della gamba.
"Andrea Agnelli ha sempre desiderato essere all’altezza della leggenda del suo cognome. - continua il quotidiano spagnolo - La Superleague è stata la grande occasione per lasciare il segno. Anche per il prossimo aumento di capitale del club. Coloro che lo conoscono dicono che la famiglia era stata informata dell’operazione e l’aveva approvata. Non ci dovrebbero essere avvicendamenti. L’idea generale in Italia è che Agnelli, che da tempo cospirava segretamente, sia entrato in un’impresa troppo grande anche per il suo cognome. Mentre Florentino Pérez non è stato nemmeno spettinato da quel che è accaduto, al presidente della Juventus potrebbe costare la carriera".