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Bomba carta è dei tifosi juventini.Giudice sportivo rinvia la sentenza

Tavecchio, giusto supplemento indagini - "Davanti ad una situazione di incertezza, condivido la decisione del giudice sportivo che ha subito attivato la nostra procura federale per poter colpire con certezza chi ha fatto un reato. Sarebbe drammatico commettere errori dopo quanto successo". Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, parlando a margine del consiglio federale, in merito alla richiesta di supplemento di indagini da parte del giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, riguardo all'esplosione della bomba carta nel settore di tifosi granata nel derby di ieri tra Torino e Juventus.

 

Il Giudice sportivo rinvia il verdetto - Per la procura federale la bomba carta l'hanno lanciata gli juventini, per la polizia potrebbero essere stati i granata a confezionarla e a farla esplodere. Due versioni tanto inconciliabili da spingere il giudice sportivo di serie A Giampaolo Tosel a 'congelare' ogni decisione sul derby e a mandare gli atti al procuratore federale "affinche' voglia disporre l'acquisizione di ogni elemento probatorio (con particolare riferimento ad eventuali riprese televisive) utile per superare l'attuale radicale contraddittorieta' tra le prospettate ipotesi investigative".

La Digos smentisce i pm: "Bomba carta lanciata dal settore bianconero" - La bomba carta esplosa durante il derby Torino-Juventus sarebbe stata lanciata dai tifosi bianconeri verso il settore occupato dai sostenitori granata. È quanto emerge dalle indagini della digos, con gli investigatori che proprio in questo momento stanno analizzando un filmato trovato su internet, dal quale appare chiaro come l'ordigno provenga dalla vicina curva juventina.

Ipotesi dei pm: bomba carta accesa nel settore granata - La bomba carta esplosa nella curva granata durante Torino-Juventus potrebbe essere stata accesa all'interno del settore e non lanciata dai tifosi bianconeri. E' la nuova ipotesi emersa dalle immagini di alcuni video all'esame della procura del capoluogo piemontese, impegnata a chiarire la dinamica dell'episodio. In ogni caso, ogni tesi investigativa e' ancora aperta mentre e' salito a 15 il numero dei tifosi arrestati e denunciati prima e dopo la partita. Sempre analizzando i filmati delle videocamere di sorveglianza, le forze dell'ordine hanno infatti individuato altre 8 responsabili dell'invasione di campo a fine gara.

All'elenco dei provvedimenti si aggiunge la denuncia di un tifoso bianconero per possesso di fumogeni e la multa a uno steward che ha favorito l'ingresso irregolare di un tifoso mentre e' stato identificato un secondo uomo coinvolto nel danneggiamento del pullman bianconero.

LE REAZIONI DI MALAGO' E BERETTA

"Sono stanco. Le sanzioni del giudice sportivo non sono sufficienti a fare cambiare l'atteggiamento di alcuni signori - ha ammesso il presidente del Coni, Giovanni Malago' - Dobbiamo assolutamente andare in linea con le disposizioni legislative assunte dal governo Thatcher contro gli hooligans. Il ministro dell'Interno - ha annunciato Malago' - mi ha detto che a breve ci sara' un incontro ufficiale con il mondo del calcio. Da diversi mesi i problemi erano fuori dallo stadio, ora siamo ritornati ad avere problemi all'interno".

Anche per il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, "e' stata un'altra domenica molto brutta per il calcio italiano, ci sono stati episodi assolutamente inaccettabili. Bisogna fare un salto di qualita' nel sistema di accertamento delle responsabilita' e in quello delle sanzioni. E' evidente che in questi casi non funziona la responsabilita' oggettiva, serve individuare i singoli responsabili e sanzionarli in maniera pesante sia sul piano sportivo, con daspo anche a vita, sia sul piano strettamente penale".

Nel frattempo, e in attesa delle indicazioni dell'Osservatorio sulla manifestazioni sportive del Viminale, la questura di Genova ha sospeso la vendita dei biglietti di Samp-Juventus in programma sabato pomeriggio a Genova.