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Champions incredibile: Atletico Madrid elimina il Barcellona. Bayern ok



Sorpresa nei quarti di Champions League: il Barcellona campione d'Europa in carica è stato eliminato. La squadra di Luis Enrique cade 2-0 al Vicente Calderon contro l'Atletico Madrid per mano di Grienzmann. L'attaccante francese segna di testa al 36° del primo tempo e raddoppia su rigore all'88° dopo un fallo di mano di Iniesta.
Il 2-0 manda i cholconeros in semifinale e condanna i blaugrana - opachi e in piena crisi (sono reduci da due sconfitte consecutive anche nella Liga dove hanno riaperto un campionato che pareva chiuso) - all'inferno alla luce del 2-1 nel match d'andata al Camp Nou.
Nell'altro match il Bayern Monaco trema all'inizio quando va sotto col Benfica per mano di Raul Jimenez (al 27°), ma Arturo Vidal rimette le cose a posto (al 38°) e Mueller porta il match sul 2-1 al 52°: il discorso qualificazione finisce lì e la squadra tedesca è in semifinale per il quinto anno consecutivo. A quel punto la squadra lusitana avrebbe dovuto fare tre gol. Trova invece il 2-2 al 76° con Aderson Talisca che garantisce un'eliminazione a testa alta.
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Benfica-Bayern 2-2. La cronaca - Non basta al Benfica una partita di cuore e di sostanza per avere la meglio sul Bayern Monaco, che grazie al successo ottenuto nel match di andata, con il 2-2 conquistato al Da Luz, approda per il quinto anno consecutivo alla semifinale di Champions League. Pep Guardiola sorprende tutti, lasciando in panchina Lewandowski e affidandosi a Muller come "falso nueve" alla Messi. Proprio come il Barca per tutta la prima fase di gioco, la squadra bavarese mantiene costantemente palla e occupa la meta' campo avversaria, anche se le occasioni da rete si vedono con il contagocce.
La prima conclusione a rete del match capita al 22' all'ex juventino Vidal (il match winner del match d'andata) ottimamente pescato in area da un tocco di classe di Thiago Alcantara, ma il suo colpo di testa e' facile preda del portiere del Benfica Ederson. Al 26' e' pero' la formazione lusitana a passare in vantaggio: grande lancio dell'ex laziale Eliseu per Raul Jimenez, il quale anticipa i due centrali difensivi tedeschi e approfitta di un'uscita avventata di Neuer, mandando la palla in rete di testa. Il Bayern traballa e rischia di capitolare per la seconda volta su di un doppio errore di Xabi Alonso e Kimmich, ma Jimenez questa volta viene bloccato da Neuer. Passata la grande paura gli uomini di Guardiola riescono a rialzare la testa ed a pareggiare con Arturo Vidal, il quale calcia al volo da fuori area un pallone ribattuto da Ederson su cross di Lahm e lo piazza con forza e precisione in porta. Il pareggio fa bene soprattutto agli ospiti che tornano padroni del campo e sfiorano addirittura il vantaggio prima della fine del tempo nuovamente con Vidal.
Ad inizio ripresa pero', i bavaresi chiudono la pratica grazie a Thomas Muller, che raccoglie una torre di testa realizzata da Javi Martinez su corner di Xabi Alonso e da facile posizione realizza la rete del 2-1. Il Benfica e' sulle ginocchia e rischia il tracollo, ma la conclusione di Douglas Costa finisce sul palo. Alla mezz'ora Javi Martinez commette un fallo da ultimo uomo su Guedes, ma l'arbitro lo grazie affibbiandogli solo il cartellino giallo. Calcio di punizione dal limite affidato all'appena entrato Talisca, che con un preciso sinistra giro batte l'incolpevole Neuer. Ultimi minuti di relativa sofferenza per il Bayern, con Talisca che sempre su punizione mette nuovamente i brividi all'estremo difensore ospite.
Atletico Madrid vince 2-0, fuori Barcellona. La cronaca - Nemmeno il Barcellona del trio delle meraviglie riesce a sfatare la maledizione della Champions e come due anni fa la corsa blaugrana si arena ai quarti contro lo scoglio Atletico Madrid. Con una gara straordinaria per intensita' e voglia, i colchoneros imbrigliano - come gia' riuscito in parte al Camp Nou - la manovra del Barca e trovano col solito Griezmann il gol che vale la qualificazione, andando a chiudere i conti nei minuti conclusivi, sempre col francese dal dischetto. Diego Simeone porta cosi' i suoi in semifinale e infligge a Luis Enrique la prima sconfitta aver perso sette confronti su sette col tecnico asturiano.
Se il Clasico prima e il ko dell'Anoeta poi erano suonati come preoccupanti campanelli d'allarme, la gara di stasera conferma che il Barcellona si e' smarrito, col sogno di bissare il successo in Champions - impresa mai riuscita da quando la vecchia Coppa dei Campioni ha cambiato nome - che resta tale. Male Rizzoli, unico italiano ancora presente nell'Europa che conta: nel primo tempo nega un rigore all'Atletico ma ben piu' gravi sono gli errori nel finale, con la mancata espulsione di Iniesta e il mani in area di Gabi sanzionato non col penalty che avrebbe potuto mandare la gara ai supplementari ma con la punizione dal limite.
Grandi meriti al Cholo, che giustamente conferma la stessa formazione dell'andata, fatta eccezione per lo squalificato Torres: al suo posto Augusto Fernandez, in mezzo con Gabi, mentre Ferreira Carrasco va a fare coppia in attacco con Griezmann. Undici titolare per il Barça, con davanti il tridente Messi-Suarez-Neymar. Colchoneros subito aggressivi, con la squadra di Simeone pericolosa in un paio d'occasioni (alto il sinistro di Gabi al 3', quattro minuti dopo Ter Stegen blocca il colpo di testa di Griezmann sul cross di Filipe Luis) e Barca bloccato. L'Atletico non concede un attimo di tregua ai blaugrana, la cui manovra viene costantemente soffocata al punto che Messi si trova a improvvisarsi terzino e rincorrere Carrasco nella sua meta' campo. Contatto sospetto in area catalana fra l'ex Monaco e Pique' alla mezz'ora, Rizzoli fa proseguire ma al 36' esplode la bolgia del Calderon: meraviglioso esterno sinistro di Saul Niguez e Griezmann salta indisturbato in area per l'1-0. Il Barcellona e' solo l'ombra della squadra ammirata fino a poche settimane fa, annebbiato dal ritmo indiavolato dell'Atletico che ogni volta che arriva nei pressi dell'area blaugrana fa correre un brivido sulla schiena di Luis Enrique.
Come all'8', con la traversa che nega il 2-0 sull'imperioso stacco di testa di Godin. Col passare dei minuti cresce la squadra catalana, dentro Turan e Sergi Roberto per Rakitic e Dani Alves per l'assedio del Barca. Due buone chance per Suarez ma le praterie lasciate dietro consentono all'Atletico di mettere in ghiaccio risultato e qualificazione: cavalcata di Filipe Luis, mani di Iniesta (solo giallo) e rigore trasformato da Griezmann. Il rigore lo meriterebbe anche il Barcellona nel recupero, ma Rizzoli concede solo la punizione e Messi manda alto. Per il Barcellona e' buio pesto, la festa e' tutta dell'Atletico.