Di Canio torna sulla sospensione da Sky. "Né antisemita, né razzista"
Paolo Di Canio agli ebrei italiani. “Un'infamia le leggi razziali”
Di Canio torna sul tatuaggio (Dux) della sospensione da Sky. "Né antisemita, né razzista. Leggi razziali un'infamia"
"Non ho e non voglio avere niente a che spartire con idee antisemite, razziste, discriminatorie, violente.Ritengo, senza se e senza ma, che le leggi razziali volute da Mussolini siano state una terribile infamia per la storia del nostro Paese. Un'infamia che causo' un'immane tragedia per migliaia di ebrei in Italia. Questa e' la mia posizione convinta e determinata". Lo scrive Paolo Di Canio in una lettera a Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunita' ebraiche in Italia e pubblica su moked.it, il portale dell'ebraismo italiano.
Paolo Di Canio spiega il suo tatuaggio Dux che ha provocato le polemiche in tv
L'ex attaccante torna sulla vicenda che lo ha visto essere sospeso da Sky per essere comparso in tv con un tatuaggio "Dux". "Ho avvertito profonda l'amarezza per essere ancora considerato negativamente per le espressioni e i miei gesti passati, sino ad essere rappresentato come non sono. Vorrei trovare un modo per definire una volta per tutte questa situazione. Lo devo prima di tutto alla mia famiglia, in particolare alle mie figlie che non possono ritrovare il padre e tutto quello che ho loro insegnato, nella figura di chi viene ancora dipinto come violento, razzista e antisemita. Non lo sono mai stato e non lo sono affatto".
La replica di Noemi De Segni a Paolo Di Canio
"I tempi che viviamo impongono grande attenzione alle parole che usiamo, ai gesti che compiamo e ai simboli che accompagnano la nostra vista privata ed in pubblico - la replica di Noemi Di Segni - Un senso di responsabilita', nell'arginare ogni forma di odio, che grava ancor piu' a chi si rivolge al grande pubblico e che ricoprendo un preciso ruolo ha una chiara riconoscibilita' mediatica, e inevitabilmente concorre a formare le coscienze e le opinioni soprattutto dei giovani".